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Scaldabagno a gas: quali sono i modelli migliori?

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Nella scelta di uno scaldabagno a gas, può essere utile valutare la presenza di un rubinetto integrato, grazie a cui si ha l’opportunità di monitorare l’installazione della rete idrica; in altre parole, non c’è bisogno di spurgare le tubature per poter intervenire sullo scaldabagno. Nel caso in cui manchi un rubinetto integrato, il consiglio è di posizionare una valvola a un quarto di giro sui tubi destinati a far entrare e fuoriuscire l’acqua.

Come si sceglie lo scaldabagno a gas

Per capire quale sia il miglior scaldabagno a gas per la propria casa bisogna pensare anche alle modalità di accensione. Se questa avviene tramite fiamma pilota, si ha a che fare con una piccola fiamma che, una volta accesa in seguito all’installazione, brucia senza soluzione di continuità e viene riaccesa dopo una eventuale interruzione. Si tratta, però, di una soluzione che presuppone un consumo di gas supplementare, anche se minimo. In alternativa si può optare per un modello con accensione elettronica: in questo caso lo scaldabagno si accende grazie a una batteria integrata, la quale si ricarica mediante il funzionamento stesso del dispositivo. Di conseguenza, l’impianto è totalmente autonomo, e in più non si verifica il consumo della fiamma pilota, con conseguenze importanti in termini di risparmio. Infine, ci sono scaldabagno a gas che prevedono l’accensione piezoelettrica, per i quali è indispensabili un allaccio alla rete elettrica.

Lo scarico

Un altro aspetto che è opportuno prendere in considerazione è quello relativo allo scarico dei gas residui. Per quanto in alcuni modelli non ci sia bisogno di alcun collegamento, nella maggior parte dei casi lo scarico può avvenire con una ventosa o con una canna fumaria. La soluzione a ventosa non richiede alcuna pulizia: è presente un doppio condotto attraverso il quale i gas residui vengono evacuati, mentre si aspira l’aria fresca che occorre per la combustione. Il ricorso a una canna fumaria verticale, invece, favorisce la fuoriuscita dal tetto del diossido di carbonio e di altri gas nocivi. Attenzione, però, perché un impianto di questo tipo necessita di una manutenzione costante.

I consigli per una facilità di utilizzo ottimale

Gli esperti del settore raccomandano di installare lo scaldabagno per quanto possibile in prossimità del punto di prelievo al quale metterà a disposizione l’acqua calda sanitaria, che si tratti della vasca, della doccia o del rubinetto. Ciò permette di beneficiare della massima facilità di utilizzo; in più, si possono installare in casa più scaldabagni a gas, il che può essere utile per esempio per riscaldare due o più piani. Lo scaldabagno a gas vanta le dimensioni adeguate per il rifornimento di un punto d’acqua, a differenza di uno scaldacqua a gas che, invece, è in grado di servire più uscite.

Lo scaldabagno a gas e l’alimentazione

Non ci sono troppe possibilità di scelta per ciò che riguarda l’alimentazione di uno scaldabagno a gas: è indispensabile, pertanto, optare per un modello che sia dotato di iniettori adeguati alla tipologia di gas di cui si può disporre. Nel caso in cui l’abitazione in cui si vive sia servita dal gas di città, è bene scegliere uno scaldabagno a gas naturale; in caso contrario conviene propendere per uno scaldabagno a propano o butano, da collegare a un serbatoio collocato in giardino o a una bombola del gas.

Il serbatoio di stoccaggio

La scelta relativa alla dimensione del serbatoio di stoccaggio va effettuata tenendo conto del numero di inquilini presenti in casa. Una stima indicativa del consumo medio di acqua calda in un giorno è pari a 50 litri per un adulto, a 75 litri per un adulto e un bambino, a 150 litri per due adulti e un bambino, a 200 litri per due adulti e due bambini e a 250 litri per due adulti e tre bambini. Nel serbatoio dello scaldabagno a gas, la temperatura dell’acqua è di 65 gradi. Tuttavia, quando arriva al rubinetto l’acqua non supera i 40 gradi, perché si mescolano acqua fredda e acqua calda. Negli scaldabagno a gas ad accumulo è disponibile un serbatoio che ha il compito di immagazzinare l’acqua per far sì che venga riscaldata; il serbatoio è, a seconda dei casi, esterno o interno rispetto allo scaldabagno.

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