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Quarti, i vincitori e i vinti: superLazio, Patias premonitore

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Luparense-Rieti 5-3 (p.t. 1-1): L'antipasto di Final Eight è al sapore di Crema per il lapsus di Merlim. Il variegato impegno di Bertoni tenta più volte il palato Miarelli. Anche il 10 della Luparense, ormai rialzatosi spedisce più inviti prima che Canal provi e riesca a frullare il risultato, sfuggito tra i sensi dell'estremo difensore del Rieti. Sul finire dell'assaggio del primo tempo, lo stesso Crema vorrebbe ricambiare l'iniziale invitante servizio di Rogerio, il quale però non è in linea con la ciliegina. La ripresa è subito condita con un incrocio interno di Bertoni. La punizione di Rogerio si spegne fuori, quella di Nora sormonta di poco l'altro sette. Ci si gusta ancora tanto Crema con una girata ravvicinata, seguita da un diagonale di Taborda, il quale inibisce con successo il parinumero Marinho. La Luparense esegue un magistrale schema su punizione infranto da Rescia più Forte sulla linea di porta. Miarelli incanta con tutte le possibili arti, ordinando quindi i rigori. Sono solo gli ex pescaresi Davì e De Luca ad accumulare reti per il Rieti. Dopo l'incantevole traversagol di Taborda, è Merlim a decretare la vittoria dei Lupi di Colini.

Asti-Lazio 2-7 (p.t. 1-3): Mancato il boccone offerto da Corsini, Patias sfoggia un secco sinistro diretto all'incrocio. Entrato Vampeta sembrerebbe non esserci più palla per nessuno della Lazio. Garcias non tollera lo spuntino di Hector e fa ripartire l'Asti tutto alla volta del 10. Come per incanto però Dimas semina tutta la fascia ed invita Bacaro a nozze. Di lì a poco l'11 fa tutto da solo: si gira e conquista l'area di Casalone. Dopo fallimenti e falli, Wilhelm rimedia il rosso. Coglie anche un palo Dimas prima che Vampeta suggerisca la prima rete a Cavinato. Di riflesso e con pitagorica precisione, la Lazio mastica e digerisce la breve illusione avversaria con l'inarrestabile Dimas. Fallo da ultimo uomo e rosso anche per Casalone. Neanche l'intervallo e Dimas garantisce per la terza volta. Conclusione analoga non riesce a Vampeta. Paulinho poi trova il quinto centro, Hector – dalla distanza- anche il sesto. Tra l'uno e l'altro ci prova inutilmente Lima. De Oliveira riaccende la flebile speranza, prima che il numero 7 Bacaro faccia sette e mezzo. L'impenetrabile Molitierno respinge saette a ripetizione prima dell'incrocio di Cavinato, l'ultimo palpito dell'Asti.

Martina-Napoli 3-4 (1-2 p.t.): Manfroi s'invola verso la rete ma coglie l'esterno. Lo stesso scuda Fornari, fermato poi irregolarmente da Bocao. Evandro beffa tanto Luft quanto Micoli. Il giovane portiere serve prontamente un pareggio ad Arellano, il quale temporeggia quel tanto che basta per vanificare l'intenzione. Numero di Bico. Ad un tocco magico di Manfroi per Fininho corrisponde un aggancio di Lucho che spaventa Micoli. La spunta però Paulinho. Bocao la mette di potenza sulla testa di Dao che manca di poco l'obiettivo. A segnare il vantaggio partenopeo è Evandro, servito da Lucho. La ripresa è all'insegna dei fendenti di Bocao. Dao svirgola prima che Caio – con un goal capolavoro - vinca gli altri e Pereira. Il 20 rigetta l'impulso di Manfroi e poi si chiude davanti alla roccia sopraffina Bocao. Il 10 del Martina sfoggia conclusioni plurime, preludio di quella di Botta. Giunge improvviso il gaol di Arellano, cui fa eco l'incrocio di Fornari, vendicato dal ghirigoro di Bico, il quale afferra a tutti i costi la semifinale. 

Acqua&Sapone – Kaos Futsal 4-3 (2-2 p.t.) Neanche mezzo minuto e Borruto fa cenno a Murilo per il goal. Kakà scarica il suo fulmine che, se non uccide, fortifica Mammarella. Ci  riprova con un diagonale. Se Zeus cade, Chaguinha sta per trovare... Luiz Paulo richiama all'ordine e spinge in rete Calderolli avido non solo di acrobazie. A terra Chaguinha, Pedotti segna. Borruto e Murilo non sono conseguenti su Laion. Leitao bacia la traversa prima che Borruto si erga in sospeso. Laion prova senza successo l'assalto a SuperMam. Nella seconda metà gara si espongono al goal, tanto Jeffe quanto Cuzzolino. Mammarella annichilisce Pereira, Laion invece Luiz Paulo su punizione. Con Calderolli giunge il fugace vantaggio angolano, recuperato prontamente da Coco. Quella di Borruto è solo illusione. Il sogno della vittoria nerazzurra si avvera con un tiro libero di Cuzzolino. 

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