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Arrivano 100 nuovi Pini domestici nel cuore della Riserva naturale dannunziana

Redazione
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E' cominciata stamane l’opera di ripiantumazione del patrimonio arboreo della pineta, le specie sono state donate dal Corpo Forestale dello Stato,
Le calamità naturali, la nevicata prima, l’alluvione poi, hanno creato gravi problematiche all’interno della Riserva naturale dannunziana. In particolare, in occasione dell’alluvione, era stata necessaria una prolungata chiusura della Riserva a causa dell’esondazione del Pescara e dell’acqua alta al Fosso Vallelunga che provocarono la risalita delll’acqua fino a 60 centimetri di altezza all’interno della Riserva. "Chiusi i cancelli, ha dichiarato il Sindaco Mascia, abbiamo dovuto attendere che l’acqua si riassorbisse, non potendo drenarla e dirottarla altrove, e a quel punto i nostri agronomi, con alcuni geologi, hanno doverosamente avviato la verifica di staticità su ogni singolo albero situato nella pineta,  per accertare la presenza di danni alle radici, alcune delle quali anch’esse venute in superficie. Individuate le piante più a rischio crollo abbiamo avviato le opere di bonifica che progressivamente hanno interessato l’intera Riserva". Effettuati i doverosi controlli di sicurezza, quindi, l’Ufficio Verde ha predisposto l’acquisto di nuove attrazioni ludiche che arriveranno nei prossimi giorni, compresi i giochi, ossia altalene e giostrine, destinate ai bambini diversamente abili, tenendo fede all’impegno specifico assunto con l’Associazione Carrozzine Determinate  " Il nostro Ufficio Verde – ha proseguito il sindaco Albore Mascia - ha assunto contatti con la Forestale per la fornitura di piante idonee da sistemare nella Riserva. E la Forestale ci ha dato ben 100 esemplari già semi-adulti di Pino Domestico che abbiamo ufficialmente cominciato a installare. Tale operazione, praticamente a costo zero per l’amministrazione, ci permette in qualche modo di cominciare a ricreare il patrimonio verde della nostra città all’interno della Riserva, sostituendo le piante purtroppo venute meno in occasione delle calamità naturali".

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