A fine giugno i sindacati avevano guardato con sospetto il trasferimento del 5% dei dipendenti del Gruppo Bancario Tercas, costituito da Banca Tercas e Banca Caripe, ora assistiamo al commissariamento di Banca Caripe da parte di Banca d'Italia, dopo quello recente di Banca Tercas, per la quale si prolunga lo status di commissariamento ancora per due mesi aggiuntivi.
La Banca Popolare di Bari, dovrebbe intervenire con l'acquisizione del 90% del Gruppo Bancario Tercas, che si era rilanciato nel 2011 sul mercato regionale proponendosi come il grande gruppo bancario abruzzese.
Il Commissario che seguirà l'operazione è il Rag. Riccardo Sora, affiancato da un Comitato di Sorveglianza composto dall'Avv. Antonio Blandini, dal Prof. Silvano Crobella, dall'Avv. Alessandro Portolano. Così è stato commentato l'accaduto nel primo comunicato stampa: "Il commissariamento della banca si inserisce nell'ambito del complessivo piano di risanamento del gruppo bancario. La banca, pertanto, prosegue regolarmente la propria attività: la clientela può continuare ad operare, come di consueto, presso gli sportelli della banca".
Davanti a tale situazione il sindaco Alessandrini è intervenuto : “Guardiamo con estrema attenzione la decisione della Banca d'Italia di commissariare la Caripe. A prescindere da quella che è la finalità anche formale del provvedimento adottato nei confronti dell'Istituto di credito e dei suoi organi esecutivi, ci preme di sottolineare il ruolo importante che una banca così legata al territorio, storicamente e culturalmente, debba continuare ad avere anche in futuro e malgrado le grandi difficoltà che oggi si trova ad attraversare.
Sebbene sia nota la tendenza economica che si va affermando a livello nazionale ed internazionale a creare grandi concentrazioni fra banche, spesso anche per tutelare delle realtà esistenti, ci preme sottolineare l'irrinunciabile ruolo di mediazione assolto da un istituto nato nella città e per il territorio qual è la Banca Caripe, che è anche uno strumento di dialogo prezioso per lo sviluppo futuro della comunità economica e sociale, un ruolo che oggi di fatto viene assolto dalle sole Banche di Credito Cooperativo.
Speriamo dunque che il futuro di quella che è oggi la Banca Caripe mantenga la prerogativa congenita della vicinanza alla comunità cittadina e imprenditoriale. A tal fine confidiamo nella lungimiranza degli attuali amministratori e dei futuri, perché ciò avvenga nella maniera più proficua possibile sia per la comunità di cittadini e forze economiche che per il territorio che sono due componenti essenziali da sempre nella storia della Caripe”.
Di certo questa è una situazione che pone molti interrogativi, dato che l'ultimo comunicato ufficiale della Banca, dello scorso 26 maggio 2014 , si intitolava "Banca Caripe: bilancio 2013 di pulizia e rilancio", evidenziando le attività in linea con i parametri richiesti dalla Banca D'Italia.