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Caos in Comune per l'aumento delle tasse. Spunta un tesoretto nascosto

Il Comune ha ricevuto un contributo di oltre 2 milioni di euro che avrebbe potuto evitare gli aumenti

la redazione
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Continua il caos sulla manovra fiscale che la maggioranza ha posto in essere aumentando le aliquote.

A gettare benzina sul fuoco è la notizia che il Comune di Pescara avrebbe ricevuto, dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, un contributo pari a 2.112.000 euro. Questo contributo, a quanto affermano centrodestra e Movimento 5 Stelle, risale al 19 settembre scorso e fino a due giorni fa nessuno ha mai detto nulla. Questo occultamento ha portato Carlo Masci a chiedere le dimissioni dell'assessore Bruna Sammassino e del presidente della commissione Bilancio Giuseppe Bruno.

La polemica infiamma perchè, a detta sempre dell'opposizione, questo contributo avrebbe potuto aiutare i cittadini evitando gli aumenti delle aliquote.

Gli esponenti dell'opposizione sono tutti schierati duramente tutti contro la maggioranza che non ha informato del contributo.

"Nelle scorse settimane - ha detto Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia - la discussione relativa alle tasse è stata incentrata sull'obbligo del Comune di aumentare le aliquote al massimo altrimenti ci sarebbe stato il predissesto. Quanto accaduto negli ultimi giorni dimostra che la situazione non era così drammatica. Sul contributo del Mef sono colpevoli perché, trattandosi di una partita così importante, potevano tempestare di telefonate il Mef per avere notizie certe sul contributo che avrebbe consentito di evitare l'innalzamento dell'Irpef. E invece non si è fatto".

Enrica Sabatini, Movimento 5 Stelle, ha invece contestato la maggioranza che ha dimostrato, fino ad oggi, di voler "schiacciare la minoranza", aggiungendo come "i tagli proposti da centrodestra e M5S in occasione del dibattito sulla Tasi li abbiamo ritrovati nel maxiemendamento del centrosinistra e questo dimostra che c'è mancanza di volonta', da parte loro, a lavorare in maniera collaborativa". La Sabatini inoltre prosegue evidenziano come ci sia una "inefficienza della macchina amministrativa", anche in merito al contributo del Mef di cui non si sapeva nulla. E in conclusione, l'osservazione che "i soldi non c'erano per la Tasi ma ci sono per coprire il disavanzo di gestione".

"Dal 19 settembre - ha fatto notare Guerino Testa, capogruppo di Ncd - si sapeva della comunicazione del ministero sul contributo di oltre 2 milioni, e lo attestano i documenti che ci hanno consegnato. Quindi si è persa un'ottima occasione per dare un segnale ai cittadini perchè si poteva evitare di alzare le tasse. Non hanno preso in giro solo il centrodestra ma tutti i cittadini. Il centrosinistra - ha proseguito - ha dimostrato di essere sordo e cieco rispetto alle difficoltà dei pescaresi. Non solo l'assessore al Bilancio dovrebbe dimettersi, ma anche Giuseppe Bruno, presidente della commissione competente".

Carlo Masci, capogruppo di Pescara Futura che ha chiesto le dimissioni dell'assessore Bruna Sammassimo e di Giuseppe Bruno dichiara: "L'assessore ci ha voluto far credere che aveva saputo del contributo due giorni fa e riteniamo che sia un atto di scorrettezza istituzionale gravissimo. Abbiamo smascherato una grande truffa, tentata dal centrosinistra, che dal suo insediamento ha sempre detto che c'era il predissesto e invece si è scoperto che c'erano delle risorse da usare per non portare al massimo le aliquote".

"Non c'e' stato giorno, fino ad oggi, in cui non sia stata detta una bugia, dal centrosinistra - ha concluso l'ex sindaco Luigi Albore Mascia - una vera e propria saga della bugia".

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