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Barra dritta dell'amministrazione. Lunedì riapre Corso Vittorio

Le dichiarazioni dei cittadini dei commercianti e delle forze politiche

la redazione
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Il Consiglio Comunale ha deliberato la riapertura di Corso Vittorio Emanuele  II , il prossimo 1° dicembre,  dovendo ottimizzare la circolazione stradale urbana.
Sedici i voti a favore  e nove i contrari. I rappresentanti del Gruppo SEL sono usciti dall’aula al momento delle votazioni. Il commento del Capogruppo di Forza Italia, Marcello Antonelli : “Grossissimo errore del sindaco Alessandrini, che per quest’operazione inutile ha già speso centomila euro. La riapertura impedirà l’uso della zona ai pedoni e la sosta alle auto. La scelta migliore era la riqualificazione del corso così come da noi proposto. La città presto giudicherà questo errore. Noi come opposizione l’abbiamo evidenziato in tutti i modi”.

Sarà consentito un unico senso di marcia per le automobili private da sud a nord, mentre il doppio senso a tutti i mezzi di pubblica utilità: autobus, taxi, ambulanze e  auto forze dell’ordine. La velocità massima consentita a tutti sarà di 30 km/h.
La pedonalizzazione invece verrà parzialmente mantenuta durante il fine settimana, per favorire la cittadinanza negli acquisti, ormai natalizi, e nell’utilizzo del centro cittadino.  Il sabato infatti il corso rimarrà aperto al traffico fino alle ore 16 per agevolare l’entrata e l’uscita dalle scuole degli allievi pescaresi.

Rammarico esprime Anthony Micolitti, referente dell’Associazione per lo sviluppo sostenibile di Corso Vittorio Emanuele e dintorni: “L’amministrazione va avanti senza tenere in considerazione né le 4.000 firme raccolte né i dati sull'inquinamento dell’ ARTA. I dati forniti parlano di livelli di biossido di azoto superiori ai limiti consentiti 1 giorno su 3 durante l'arco dell'anno 2013, sostanza tossica che causa la leucemia infantile. Inoltre, l'amministrazione ha parlato della pericolosità di Corso Vittorio allo stato attuale delle cose. Pertanto è stata prevista una spesa di circa 50.000 euro  (su una spesa totale di 120.000)  per la sistemazione della nuova segnaletica e per l'acquisto di alcuni archetti per proteggere i pedoni”. Spese pubbliche corpose quindi e potenziali danni alla salute non calcolati.

Parallelamente la Confcommercio, da sempre sostenitrice della riapertura del corso, attende i frutti di questo imminente cambiamento.

Quali reali effetti sortirà questa scelta politica, lo vedremo e lo vivremo tutti noi cittadini nelle prossime settimane.

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