L'intento con cui sono nate le piattaforme ecologiche in centro città era quello di liberare una bella piazza di Pescara come Piazza Sacro Cuore, dalla vista e dagli odori sgradevoli dei cassonetti dei rifiuti e dei rifiuti stessi.
Si tratta di un sistema di conferimento che, con pochissimo impatto visivo sul piano della strada, "spedisce" direttamente in grossi contenitori nel sottosuolo i nostri sacchetti dell'immondizia.
Indubbiamente una grande innovazione per Pescara, sulla scia delle civilizzate città del nord Italia e nord Europa , se non fosse per il tocco di italianità o pescaresità che alcuni cittadini hanno voluto aggiungere.
Come si vede dalle foto, infatti, gia' alle ore 20:00 una delle quattro isole presenti in Piazza si presenta colma di rifiuti fuori posto, ovvero non dentro le aperture per la raccolta ma fuori di esse, in un delicato gioco di equilibri e di piramidi, un gioco in cui "una busta tira l'altra".
Viene dunque da pensare che i famosi contenitori sottoterra abbiano raggiunto la loro capacità massima e il sacchetto non riesca più a scendere nell'apposità apertura.
Basta questo a giustificare il conferimento scorretto da parte del cittadino? Ovviamente no, il regolamento parla chiaro ed è vietato depositare rifiuti all'esterno degli appositi contenitori. Allora che si fa?
Trovare il cassonetto pieno non è di certo una colpa imputabilie ai cittadini, scopriremo nei giorni a seguire se si è trattato di un episodio sporadico, causa di una mole di rifiuti piu' grande del solito, o se invece siamo di fronte a dei cassonetti di una dimensione sottostimata per sopperire per 24 ore al volume di rifiuti della zona di competenza. (In tal caso, inutile dirlo, basterebbe programmare un ritiro extra da parte della Attiva).
Tornando ai cittadini , facciamo notare come basti fare dieci passi piu' in là (attraversare il Corso Umberto) per trovarsi di fronte ad un'altra isola, sempre in piazza Sacro Cuore, che invece si presenta allo stesso stesso orario perfettamente in ordine, e presumibilmente ancora capiente. Si è di fronte ad un qualcosa di illogico.
Sarebbe quindi bastato agli avventori fare venti metri in piu', e conferire i rifiuti correttamente nela sedonda isola ecologica, lasciando sia la piazza che la propria coscienza civica pulite.
Aggiornamento ore 00.04 : sono trascorse quattro ore dal nostro primo passaggio, e scopriamo con sorpresa che la situazione si è arricchita anche di altri sacchetti e soprattutto di molti altri cartoni provenienti dalla chiusura delle attività commerciali della zona.
Ovviamente, vista la sproporzione tra il numero di residenti e negozi, con le poche decine di cartoni e sacchetti che abbiamo avuto modo di vedere, è chiaro che si tratta di una minoranza dell'utenza che ha adottato il comportamento scorretto, e non di certo dell'intera piazza nè di tutte le attività , che anzi a loro spese pagano in questo modo il comportamento scorretto altrui.
Anche in merito alle attività commerciali il regolamento esiste ed è chiaro . Ed esistono anche le relative sanzioni: "coloro che verranno sorpresi con il classico sacchetto del pattume in mano pronto a gettarlo nel cassonetto al di fuori degli orari consentiti sara’ inevitabilmente multato con una sanzione sino a 500 euro. " A effettuare i controlli sono gli agenti della Polizia municipale ma ultimamente anche il personale in borghese è stato autorizzato a multare i comportamenti scorretti.
Abbiamo trovato questa versione del novembre 2010: " i cartoni prodotti dalle attività commerciali, artigianali e dagli uffici, ossia carta, cartoni, giornali e riviste, con esclusione della carta cellophanata e oleata, dopo essere stati disassemblati, svuotati puliti, schiacciati e legati in piccole balle, dovranno essere riposti ordinatamente legati fuori dall’esercizio commerciale inderogabilmente dalle 19 alle 24 dei giorni feriali, escluso i festivi."
Tutte balle, verrebbe da dire..