Il progetto la duna di Porta nuova, costato un milione di euro approvato dalla giunta Mascia e poi revocato a lavori ormai partiti dalla giunta Alessandrini, porta in comune una questione spinosa, il primo decreto ingiuntivo.

L'architetto Sonsini, docente universitario e incaricato per disegnare e progettari i lavori che dovevano collegare la pineta alla spiaggia, attende da 1 anno 3 fatture da 83.000 euro, ma a quanto sembra nessuno ha pagato l'architetto nonostante i doverosi solleciti.

Numerosi gli intoppi in corso d'opera dal cambio della giunta amministrativa che al contrario di quella presieduta da Mascia, quella attuale del centrosinistra ha da subito contestato i lavori, facendo finire l'appalto  in un ricorso al Presidente della Repubblica, firmato da ben 4 associazioni ambientaliste, ricorso che è ancora in sospeso in attesa di udienza.

Il rischio per il comune ora è di richiesta di danni da parte della ditta appaltatrice, che si è vista revocare i lavori per una scelta politica, quando i lavori erano già pronti per essere iniziati. L'amministrazione dal canto suo si rifiuta di pagare Sonsini, definendo tramite il legale Paola di Marco "inammissibile,illeggittima e infondata" ed è pronta al ricorso.

L'architetto presenta dunque un decreto ingiuntivo al tribuinale da 83.000 euro per il piano revocato, il comune pronto a difendersi in causa.