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Omicidio Rigante, comincia il processo in Corte d'Assise

Redazione
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Comincia oggi in Corte d'Assise a Chieti l'attesissimo processo per l'omicidio di Domenico Rigante, il 24enne tifoso del Pescara e padre di una bimba di pochi mesi ucciso con un colpo di pistola la sera del 1° maggio 2012 mentre era in compagnia di alcuni amici dentro un'appartamento in piazza Grue.

Sono accusati di concorso in omicidio e tentato omicidio Massimo Ciarelli (foto), rom di 29 anni, e i cugini Luigi, Angelo, Antonio e Domenico. Il primo è stato arrestato dopo una latitanza di cinque giorni e rinchiuso nel carcere di Vasto, mentre gli altri sono stati condotti a San Donato lo scorso 9 maggio.

La sera prima del delitto c'era stata una furibonda lite tra Massimo Ciarelli e Antonio Rigante, fratello gemello della vittima. I due si erano picchiati a Pescara Vecchia e il 28enne, membro dell'omonimo clan, aveva avuto la peggio. Secondo gli uomini della Squadra Mobile, quella sera Massimo Ciarelli decise di vendicarsi chiedendo aiuto ai parenti. L'arma del delitto, una pistola calibro 38, non è mai stata ritrovata.

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