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"Veronica Teodoro nominata per meriti di famiglia", chiesto risarcimento da 250mila euro ai grillini

Sabatini al sindaco: "Meritocrazia è parola vuota?". La rabbia di Gianluca Vacca: "E' un'intimidazione"

la redazione
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Il consigliere provinciale Gianni Teodoro, padre dell’assessore comunale pescarese Veronica, chiede un risarcimento record, ben 250mila euro, alla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Enrica Sabatini, ‘colpevole’ di aver affermato, nel corso di un consiglio comunale, che la figlia è stata "nominata per meriti di famiglia e senza competizione elettorale". L’atteggiamento dei pentastellati, che più volte hanno chiesto le dimissioni della Teodoro, secondo quanto si legge nella citazione illustrata dai grillini avrebbe esposto il "cavaliere, stimato rispettato ed apprezzato uomo politico ed onesto amministratore al pubblico ludibrio della sua immagine".

Nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale, Sabatini, rivolgendosi al sindaco, Marco Alessandrini, ha parlato di un "salto generazionale della 'Dinasty nostrana'" dei Teodoro, che il primo cittadino avrebbe "avallato prostrandosi alle logiche di partito" e consentendo l'entrata in Giunta di Veronica”, persona "che non conosceva, ma che le era stata segnalata dal papà e dallo zio", anche lui consigliere comunale.

“Parlai di 'familismo amorale' - ha ricordato la consigliera - e queste due parole hanno profondamente turbato il cavaliere, che si è prontamente sostituito alla figlia e pur non essendo protagonista del gioco politico di questo consiglio comunale mi ha chiesto il risarcimento record. Non sto qui a spiegare il significato semantico, giuridico, etico e filosofico della parola 'amorale'. Trovo singolare, e forse persino immorale - ha aggiunto la consigliera - che debba finire sulla carta bollata e impegnare giudici e avvocati".

“Mi chiedo e le chiedo - ha detto Sabatini al sindaco - se i concetti di meritocrazia e pari opportunità siano parole vuote da sbandierare davanti ai microfoni e alle luci delle telecamere oppure debbano essere concretamente un faro del buon governo. Mi chiedo e le chiedo - ha concluso - se lei si riconosce oppure no in intimidazioni politiche come questa, ampiamente ed espressamente preannunciate”.

Sulla vicenda interviene anche il deputato pescarese Gianluca Vacca (M5s), secondo cui “dopo la nomina di Veronica Teodoro ad assessore di Pescara, la famiglia Teodoro è riuscita a toccare ancora più il fondo con la richiesta di risarcimento del danno per 250 mila euro”.

“Una vera e propria vergogna - dice il parlamentare grillino - così come lo è la risposta del sindaco Alessandrini che pavidamente opta sempre per la strada a lui più congeniale: far finta di nulla. Il  M5S Abruzzo esprime la più totale solidarietà ad Enrica Sabatini, vittima di un vero e proprio atto intimidatorio da parte di Gianni Teodoro, dal quale i cittadini di Pescara stanno ancora aspettando le spiegazioni per la nomina ad assessore della figlia, una delle pagine più avvilenti per la storia politica della nostra città”.
“Questo gesto arrogante assomiglia molto agli ultimi sussulti di chi sa di essere agli sgoccioli della propria epopea politica: sta arrivando il giorno, anche a Pescara, in cui il sindaco non sarà più disposto ad accettare la nomina della ‘figlia di’ in giunta. E sarà un bel giorno”,
conclude Vacca.

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