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La coltre funebre del Cristo morto di Penne: storia e simbologia

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Giovedì 9 aprile presso la Sala Consiliare di Penne si svolgerà il terzo appuntamento didattico dell’Università della LiberEtà “Nicola Perrotti”. Dalle ore 17.00 Antonio Di Vincenzo illustrerà la storia della coltre funebre del Cristo morto di Penne.
A pochi giorni dal termine della settimana santa, con gli strascichi dei festeggiamenti profani ancora ben evidenti, a dar rilievo all’aspetto sacro della Pasqua sarà l’Università della LiberEtà di Penne, dedicando una lezione ad uno degli elementi fondamentali della processione del venerdì santo. Nello specifico l’attenzione verrà focalizzata sul “Copertone”, ovvero la vasta coltre funebre che accoglie la statua del Cristo morto. Ripercorrendo secoli di tradizione della sacra rappresentazione liturgica, tra storia, aneddoti e aspetti religiosi, il docente attingerà alle sue profonde conoscenze in materia per fare maggior chiarezza a riguardo. Studioso ed appassionato del settore, Antonio Di Vincenzo si dedica alla ricerca della verità sul venerdì santo di Penne sin dal 1985 e ogni anno arricchisce il suo bagaglio di conoscenze che desidera condividere con i suoi concittadini.
Il “Funerale del Signore” tra le antiche vie vestine è rinomato in tutto il territorio ed è atteso ogni anno da folle di fedeli che accorrono per assistere a tale evento. Sempre numerosissimi i partecipanti, tra credenti e spettatori, che difficilmente si sottraggono da questo momento di preghiera e dall’accaparrarsi il posto migliore nel corteo o nei balconi lungo il percorso; ma sono in pochi a conoscerne le origini e ad essere al corrente della sua reale longevità. Parte integrante della cultura pennese, il cui passato è racchiuso in vari archivi storici sparsi in tutta Italia e che, se non recuperato, rischia di rimanere ignorato per sempre. Grazie al duro lavoro dell’insegnate e all’opportunità offerta dall’Università della LiberEtà, sarà possibile immergersi nella storia per un giorno. La lezione, come di consueto, sarà gratuita e aperta a tutti.

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