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Cappi e manifesti per la visita della Kyenge, chiesto il rinvio a giudizio per Forconi

La protesta nel 2013 in occasione dell'arrivo del ministro. Il coordinatore di Fn: "Lo rifarei"

la redazione
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La Procura di Pescara ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio per il coordinatore regionale di Forza Nuova, Marco Forconi, accusato di "esposizione di simboli razzisti e minacce aggravate a fini di razzismo" per aver posizionato, a luglio del 2013, all'esterno della Provincia di Pescara, una serie di cappi simbolici e alcuni manifesti firmati dal movimento di estrema destra, in occasione di una visita dell'allora ministro all'Integrazione Cecile Kyenge.

"L'accusa è priva di fondamento - scrive Forconi in una nota - Esporre dei cappi con dei riferimenti all'immigrazione non discriminatori e palesemente a favore delle identità nazionali non può in alcun modo essere soggetto ad azione penale. Se, poi, si aggiunge anche l'assurdo secondo capo di imputazione, quello di minaccia, allora si capisce che il discorso di rinviarmi a giudizio, dopo quasi due anni, altro non si tratta che di persecuzione politica. Non rinnego nulla di ciò che ho fatto, lo rifarei, e sono pronto a dimostrare in ambito processuale la validità e bontà delle idee nazionaliste", conclude il coordinatore di Forza Nuova.

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