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“Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”

Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus Roma, 23 settembre 63 a.C - Nola 19 agosto 14 d.C.

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La citazione in testata è quella dell'Imperatore Giulio Cesare Augusto e il Metodo Augustus è il nome dato al metodo di gestione delle emergenze che contiene le Linee Guida emanate dal Dipartimento della Protezione Civile al fine di gestire, mediante Enti istituzionali, eventi di Protezione Civile a carattere: NAZIONALE, REGIONALE e LOCALE.

La citazione, utilizzata quale motto per il metodo di gestione delle emergenze, vuole in sostanza dire che non si può fare una pianificazione fino ai minimi particolari, perché l’evento per quanto previsto sulla carta al suo “esplodere” è sempre diverso.

Di fronte a situazioni, complesse ed estreme, occorre rispondere con uno schema operativo semplice e flessibile e l’imperatore Ottaviano Augusto coglieva pienamente l’essenza dei concetti come semplicità e flessibilità per la gestione del suo Impero, concetti oggi usati per le attività di P.C.

Prima del metodo Augustus le Amministrazioni locali e centrali realizzavano piani di PROTEZIONE CIVILE tenendo conto solo delle loro esigenze che, come conseguenza, ha comportato più linee guida, per la pianificazione delle emergenze, spesso in contrasto tra loro con conseguente ritardo e confusione nei soccorsi.

Le LINEE GUIDA forniscono un indirizzo flessibile per la pianificazione attivando un metodo di lavoro semplificato per l’individuazione delle procedure di attivazione e coordinament

La pianificazione si impernia su due concetti fondamentali: SEMPLICITÀ - FLESSIBILITÀ

Il metodo Augustus sostituisce il vecchio metodo che consisteva nel fare i piani di emergenza basati sul concetto del solo censimento dei mezzi utili agli interventi e introduce il concetto della disponibilità delle risorse.

Nei piani di emergenza sono state introdotte le funzioni di supporto, con l’istituzione delle "funzioni di supporto" (9 per i Comuni e 14 per le Province e Regioni), per raggiungere 4 obiettivi:
Gli obiettivi delle Funzioni di Supporto:
• AVERE per ogni funzione di supporto la disponibilità delle risorse fornite da tutte le amministrazioni pubbliche e private che vi concorrono;
• AFFIDARE ad un responsabile della funzione di supporto sia il controllo della specifica operatività, sia l’aggiornamento di questi dati nell’ambito del piano di emergenza.
• In CASO DI EMERGENZA i singoli responsabili di funzione assumono la veste di operatori specializzati nell’ambito della propria funzione di supporto

Al fine di avere un piano di emergenza aggiornato è importante far lavorare in “tempo di pace" i vari responsabili delle funzioni di supporto.

C.O.C.  Centro Operativo Comunale
a supporto del Sindaco, autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.
Tale centro dovrà essere ubicato in strutture antisismiche, realizzate secondo le normative vigenti, ed in aree di facile accesso e non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio, dotato di un piazzale attiguo con dimensioni sufficienti ad accogliere mezzi pesanti e quanto altro occorra in stato di emergenza.

C.O.M. Centro Operativo Misto di una Sala Operativa comunale.
la struttura decentrata del coordinamento Provinciale, con i responsabili delle funzioni di supporto, coordina gli interventi attraverso i Sindaci dei comuni afferenti al COM stesso.
Il Sindaco organizza la risposta di protezione civile sul proprio territorio.

C.C.S. Centro Coordinamento Soccorsi
per il Coordinamento delle emergenze a livello Provinciale, dove sono i responsabili delle funzioni di supporto attivate che individuano le strategie generali di intervento.
Affianco al CCS c'è la Sala Operativa Provinciale, dove si raccolgono le esigenze di soccorso e si risponde secondo le indicazioni provenienti dal CCS.
Questi due organi debbono operare in distinti locali, ma sotto l'una unica autorità del Prefetto.

DI.COMA.C Direzione Comando e Controllo
è l’organo di coordinamento delle strutture di Protezione Civile a livello nazionale in loco che viene attivato dal DPC in seguito alla Dichiarazione dello “stato di emergenza”.

La sede operativa della DI.COMA.C. deve essere ubicata in una struttura pubblica posta in posizione baricentrica rispetto alle zone di intervento

Varie sono le funzioni di supporto del C.O.C. :
• Funzione Tecnico scientifica e di Pianificazione.
• Funzione Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria
• Funzione Volontariato
• Funzione Materiali e mezzi 
• Funzione Servizi essenziali ed Attività Scolastica
• Funzione Censimento danni, persone, cose.
• Funzione Strutture operative locali e viabilità
• Funzione Telecomunicazioni
• Funzione Assistenza alla popolazione  

La seconda parte della lezione, tenuta dal presidente dell'Associazione di Pro.Civ. VALPESCARA, Antonio Romano, è stata relativa al Corso di addestramento e prevenzione antincendio boschivo. A.I.B

Molta importanza assume l'addestramento dei volontari per la protezione civile nell'individuazione degli incendi. I volontari pattugliano i boschi sia per individuare gli eventuali incendi sia per verificare lo stato dei luoghi in presenza di gitanti che molto spesso in maniera inconsulta accendono fuochi che poi possono sviluppare incendi.

Perché un incendio si sviluppi sono sempre necessari gli elementi che costituiscono il cosiddetto "triangolo del fuoco" che è costituito da: il combustibile, il comburente e la temperatura di combustione.

Se questi tre elementi non compaiono contemporaneamente non si innesca l'incendio.

Le cause degli incendi boschivi sono individuate in cinque categorie:
• NATURALI
• ACCIDENTALI
• COLPOSE
• DOLOSE
• DUBBIE

IL COLORE DEL FUMO è un elemento fondamentale per comprendere la natura dell'incendio e può essere:
• grigio bianco,  incendio di residui vegetali secchi come stoppie
• nero e intenso. incendio di prodotti derivati dal petrolio
• marrone rossiccio, incendio dovuto alla combustione di cespugli o zone boscate.

È fondamentale capire che tutti possono avere una parte importante nella prevenzione incendi.
 

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