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Torre de’ Passeri, rientrati gli studenti in visita ad Auschwitz-Birkenau

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Attenzione, partecipazione, sgomento e la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica. Sono rientrati sabato scorso in paese i trentacinque ragazzi che hanno partecipato al viaggio di cinque giorni, organizzato e finanziato in parte dal Comune di Torre de’ Passeri, in Austria e Polonia durante il quale hanno visitato il campo di concentramento e sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, ma anche Vienna, splendida capitale austriaca dal glorioso passato imperiale, Cracovia con il centro storico medievale, il ghetto ebraico, la fabbrica di Schindler e i luoghi in cui visse Papa Giovanni Paolo II e Bratislava, capitale della Slovacchia.

Il gruppo, formato dai vincitori della sesta edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah” e dagli studenti che frequentano l’Istituto Comprensivo e l’Istituto Tecnico Commerciale e che hanno presentato i loro lavori alla giuria del premio, accompagnati dagli insegnanti, dal sindaco Antonello Linari e da un gruppo di cittadini, per un totale di 52 persone, ha visitato i luoghi della barbarie nazifascista al termine di un percorso che ha coinvolto, ogni anno e dal 2007, gli oltre 300 ragazzi delle scuole secondarie di Torre de’ Passeri che frequentano l’Istituto Comprensivo e l’Istituto Tecnico Commerciale.

A bordo di un pullman, i partecipanti hanno affrontato numerose ore di viaggio, per raggiungere Vienna. Il giorno seguente, dopo la visita della capitale austriaca, il gruppo si è diretto a Cracovia, una delle più antiche città polacche, il cui storico è patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987. Tappa fondamentale del viaggio della memoria, lo scorso 25 aprile, il campo di sterminio nazista di Auschiwitz-Birkenau, dove gli studenti sono entrati, ammutoliti, passando dal cancello su cui campeggia la scritta, tristemente nota, “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi”. Poi il passaggio accanto al “muro della morte”, il luogo in cui venivano fucilati i prigionieri e la visita al lager.

Migliaia di pettini, spazzolini, occhiali, scarpe, valige oggetti di cui sono piene le vetrine dentro le baracche oggi diventate museo. E poi i capelli che i nazisti tagliavano e vendevano a ditte tedesche per farne tessuti. Infine, i giovani studenti sono entrati nell’unica camera a gas rimasta e nell’adiacente forno crematorio. “Entrando ad Auschwitz ti prende un senso di impotenza, di smarrimento - hanno sottolineato i giovani torresi - sembra quasi irreale pensare che in questi luoghi siano stati portati alla morte oltre un milione e mezzo di persone, soprattutto ebrei, persone private di tutto: dei vestiti, del cibo, ma soprattutto delle loro famiglie e della loro dignità”.

“Qui si respira l’atrocità, la tragedia è palpabile - hanno precisato altri studenti - vista dal vero la Storia assume un significato molto più profondo e ci impegneremo, nel nostro piccolo, perché mai più nel mondo possano verificarsi le condizioni per guerre e violenze inaudite come questa”.

“Il viaggio ad Auschwitz ha rappresentato un’esperienza importante – ha detto il sindaco Linari - che i ragazzi hanno vissuto con consapevolezza e coinvolgimento, anche grazie ai progetti che l’amministrazione promuove da alcuni anni e che sono stati condivisi con le scuole, che ringraziamo per la collaborazione”. Un’esperienza unica che gli stessi protagonisti racconteranno attraverso filmati, foto e riflessioni, a maggio prossimo a Torre de’ Passeri, nel corso di un’iniziativa pubblica.

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