“ Un mio amico ha trovato sotto l’ombrellone un libercolo di Erri De Luca e l’ha fiondato agilmente nel cestino più vicino. Un benemerito della cultura nazionale”. Questo l’aneddoto raccontato da Marco Presutti, capogruppo del PD in comune nonché professore di italiano, storia e latino, sul suo profilo Facebook.
Il post ha suscitato non poche polemiche nella città di Pescara: “ un pericoloso deragliamento antidemocratico e dittatoriale” afferma il M5S, che ne chiede addirittura le dimissioni.
“ Un capogruppo del PD che esulta nel vedere un libro di Erri De Luca buttato in un cestino- attacca la capogruppo del M5S in Consiglio Comunale Enrica Sabatini- è la perfetta e gravissima risposta locale del “renzusconismo” che dalla manipolazione dell’informazione trae assistenza e persistenza. Comprendo che per il PD mettere a tacere le idee- ha aggiunto-, impedire una visione critica della realtà ed alimentare una cultura omologata e di facile manipolazione sia, ad oggi, l’unico strumento di sopravvivenza. Sinceramente però credo che un rappresentante delle istituzioni , oltre che professore nella vita, che incita ad un gesto così violento, dovrebbe avere il buon senso di dimettersi”.
La polemica, prima ancora di scoppiare in campo politico, era già partita sul profilo Facebook del professore con decine di commenti critici tra cui: “ L’ultima volta che hanno buttato libri ( in un falò) in Europa sono morte 60milioni di persone”.