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Mille immigrati clandestini in provincia di Pescara, l'affondo di Sovranità "Il governo Renzi discrimina gli italiani"

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Prima gli Italiani, movimento portatore sul territorio delle idee di Matteo Salvini, interviene in merito all'imminente arrivo in provincia di Pescara di circa mille immigrati clandestini, destinati ad essere ospitati in strutture ricettive nell'ambito del progetto di accoglienza dei 'richiedenti asilo': "Alla luce dell'immente arrivo di un migliaio di 'presunti profughi, che la premiata ditta Renzi-Alfano, con il colpevole silenzio, che sa tanto di complicità, degli amministratori locali, ha deciso di inviare nella provincia di Pescara nelle prossime settimane con stanziamento di fondi milionari alle prefetture per la sistemazione degli stessi in hotel, alberghi e strutture varie, una riflessione nasce spontanea: questi stessi fondi non potrebbero essere utilizzati per aiutare i tantissimi italiani disperati evitando, ad esempio, i tagli sempre maggiori alla sanità, per l'assistenza alle famiglie con disabili (per le quali i tagli ai fondi sono sempre maggiori), per dare assistenza alle sempre più numerose famiglie abruzzesi in emergenza sociale?" Così in una nota il responsabile regionale di Sovranità, Aldo Iervese.
"Saremmo ad esempio curiosi – prosegue Iervese - di conoscere quante sono le richieste di aiuto, presentate da famiglie italiane, ferme nei cassetti degli assessorati alle politiche sociali dei vari comuni alle quali le istituzioni non daranno alcuna risposta se non la solita frase "non abbiamo soldi!" " Di fronte a questo stato di cose - – conclude il responsabile di Sovranità – è evidente come sia necessario un totale cambio della linea politica rispetto a quella portata avanti dal PD e dai suoi alleati, con il tacito avallo delle finte opposizioni. E la prima iniziativa deve essere il blocco totale dell'immigrazione clandestina, in quanto è' intollerabile che in nome di una falsa solidarietà, che nasconde però un concreto interesse dei professionisti dell'accoglienza, gli italiani debbano vedersi negato il proprio diritto di sentirsi parte di uno Stato che garantisca loro lavoro e servizi sociali degni di una Nazione sovrana. Sovranità sarà presente ed attiva su tutto il territorio regionale e nazionale al fianco dei propri connazionali non più disposti a subire i danni ed i soprusi portati avanti da una classe politica indegna del ruolo che è chiamata a svolgere"

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