Scoppia un caso politico dopo la decisione della giunta comunale di sostituire l’amministratore unico di Attiva Guglielmo Lancasteri con Domenico Di Michele. «Considero davvero sconcertante la decisione del sindaco», ha commentato Gianni Teodoro, capogruppo di Futuro e Libertà . «Lancasteri con grande competenza ha dimostrato di saper amministrare una società come Attiva e a tenere la città ordinata. In questo modo il sindaco, e con lui l’intera maggioranza, ha dimostrato di non saper tutelare una delle poche cose che in questi anni ha funzionato».
«Ancora una volta», hanno aggiunto i consiglieri comunali del Pd, «l’amministrazione comunale compie scelte incomprensibili rimuovendo chi ha dimostrato, per unanime apprezzamento di maggioranza e opposizione, di aver svolto con competenza il compito assegnatogli. Il sindaco Mascia svela così il proprio volto protervo e prepotente, pensando di effettuare una nomina fiduciaria destinata a durare oltre il proprio mandato sindacale».
Stupito di questa decisione anche lo stesso Lancasteri: «Fino a due settimane fa, e anche nei giorni successivi, più volte mi era stata comunicata dagli assessori competenti, e senza alcuna mia sollecitazione, la volontà del Comune di confermare l’incarico, così come tre anni fa non avevo sollecitato la chiamata improvvisa e inattesa».
L'ex amministratore unico la prende comunque sportivamente: «Auguro a Mascia - alla cui personale e improvvisa decisione si deve la mia sostituzione - e al mio successore di poter consolidare risultati ora più facilmente raggiungibili, e di valorizzare il patrimonio aziendale di competenze e professionalità faticosamente ma straordinariamente cresciuto in questi anni».