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Conferenza mondiale delle donne

Il ruolo delle donne nella valorizzazione delle risorse e vocazioni territoriali

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Terminata ieri dopo tre giorni di intensa attivita’, la Conferenza Mondiale delle Donne Pechino 20 anni dopo, nella splendida cornice della sala Biagi e delle altre sale poste al primo piano di Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, a Milano. Tanti i temi affrontati, gli ospiti di rilevanza nazionale ed internazionale, le tavole e le conferenze parallele, e tanti gli eventi collegati alla manifestazione. Le Donne degli Stati Generali in Abruzzo, costituite da rappresentanti delle istituzioni, delle Commissioni pari Opportunita’, Regionali, Provinciali e Comunali, dei comitati per l’Imprenditoria Femminile, del mondo dell’associazionismo, delle libere professioni, si sono spese in un fitto programma di lavori ai tavoli della conferenza, e di eventi. Nella serata del 26 settembre hanno promosso e realizzato  , insieme alle altre donne della conferenza un flash Mob all’interno dell’Expo, facendo sfilare in corteo, la performance collettiva, “La Trama delle Donne”.

La sera del 27 hanno realizzato l’evento di Rosanna Cooking, un Cooking Show con prodotti Abruzzesi  presso Casa Abruzzo, in via dei Fiori Chiari a Brera, presenti tra gli altri regina Tchelly Favela Organica del Brasile e Isa Maggi, la coordinatrice nazionale degli Stati Generali. Durante la tre giorni della Conferenza, si e’ avuta una esposizione continua  presso Casa Abruzzo, dei prodotti della rete di imprenditori aderenti al progetto My Wedding in Abruzzo, che   hanno avuto un grande affluenza di pubblico, anche perche’ concomitante con la settimana della moda a Milano.  Di notevole spessore il convegno “Nutrirsi con Stile”, svoltosi nella sala Biagi la domenica pomeriggio, e grande momento formativo le tavole rotonde svoltesi durante le giornate di Domenica e Lunedi, la cui  sintesi verra’ riportata nella Carta dei Diritti delle Donne, come documento politico che tutte insieme le donne provenienti da tutto il mondo, hanno concorso a scrivere. Importanti le indicazioni che sono emerse dal Tavolo di Lavoro, sulle Leadership femminili, a cui ho partecipato, e di particolare interesse il Tavolo Donne e Territori in cui sono stata Relatrice, in quanto attinente il tema dell’expo 2015,  come nutrire il pianeta, rispettare la madre terra e creare sul territorio un modello di sviluppo sostenibile, e quindi il ruolo delle donne nella scelta e valorizzazione delle risorse e delle vocazioni territoriali.

Coordinatrice del tavolo Agata Cleri Presidente cooperative 100 laghi Appenino Parmense e riserva MAB UNESCO, che ha proposto la costituzione di una rete territoriale dell’Appenino, alla quale abbiamo aderito tutte, allo scopo di creare sinergie per affrontare il problema dello spopolamento delle aree pedemontane, con conseguente inarrestabile perdita dei servizi  e presidi essenziali quali le scuole, gli ospedali ecc.  Paola Petrucci, Consigliera di Parita’ della Regione  Marche, che sta’ lavorando su obiettivi condivisi con la Macroregione Adriatica, la quale  ha dato delle chiavi di lettura alla  crisi del cosiddetto modello marchigiano, un modello di capitalismo familiare nato tra piccoli imprenditori manifatturieri e metalmeccanici nel lavoro svolto si e’ evidenziata una carenza nella fase di passaggio tra la seconda e terza generazione di imprenditori. Nel piano integrato lavoro e attività produttive della Regione Marche ha  fatto inserire, là dove si parla di sostegno al ricambio generazionale, la seguente frase <promuovendo l’Imprenditoria anche in un’ottica di genere e di lettura in ottica di genere anche di ricambio generazionale “di padre in figlia” o “di madre in figlio”> Si propone la realizzazione di un patto per la condivisione e valorizzazione locale individuando territori campione ove avviare una mappatura sistematica dei bisogni e delle risorse attivando sinergie tra pubblico e privato per un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico in un’ottica di mutuo auto aiuto. Perfettamente centrato sull’argomento, e notevole interesse ha suscitato Il mio intervento sul Housing sociale:  Coworking servizi sociosanitari integrati e Pari Opportunita’, lavoro che nasce dalla sintesi delle mie esperienze nella professione, e nel mandato nelle Pari Opportunita’, non e’ un lavoro tecnico, ma e’ una indicazione per rimodulare le politiche territoriali nell’ottica delle reali esigenze non solo abitative ma sociali e produttive, di chi vive e abita il territorio, avendone l’occasione fornita dalla recente legge sulle Housing Sociali, che prevede il ritiro dell’invenduto e del   patrimonio immobiliare pubblico, (ATER) una rigenerazione urbana a tasso zero nel consumo del territorio, che in quota parte verra’ destinato ad alloggi sociali e spazi condivisi per i servizi.

La proposta muove dal mettere le politiche abitative come fulcro di tutte le altre , urbanistiche, sociali di welfare di conciliazione e di pari opportunita’, e di riconoscere come le politiche abitative siano elettivamente, nell’ottica e nei principi dell’impianto normativo sulle social housing, politiche di pari opportunità, perche’ gli alloggi a prezzi calmierati sono destinati alla fascia grigia della popolazione (anziani soli, studenti fuori sede, giovani coppie, stranieri, famiglie numerose, famiglie mononucleari, con o senza prole), quindi alla categoria notoriamente attenzionata dalle pari opportunità a tutti i livelli, che potrebbero occuparsi in primis  di individuare gli indicatori di vulnerabilità ’sociale, utili ai fini delle graduatorie, attraverso opportune indagini statistiche che vadano ad integrare i dati su redditi e consumi desunti dall’ultimo censimento, e successivamente di vigilare attraverso l’osservatorio regionale, insieme ad altri enti, o figure, sul corretto rispetto dei criteri sanciti per l’assegnazione. Di notevole spessore l’intervento di Urbelinda Ferrufino, nativa di Cochabamba, Bolivia, laureta in medicina e specializzata in pediatria a Trieste, ma con interessi che spaziano dallo sviluppo sostenibile alla tutela dell’ambiente, dalla medicina alle tecnologie alternative, al punto da essere diventata direttore esecutivo a livello mondiale dell’Ecological Association of the East(Aseo). Proviene da un paese povero, e dove scarseggiano le risorse idriche e con cognizione di causa individua delle misure per sfamare il pianeta, quindi risponde al tema dell’Expo, in pieno quando ci dice che per salvaguardare la propria sovranita’ alimentare bisogna salvaguardare i nostri semi. Urbelinda e’ stata premiata con l’attestato: “DONNE che C’E’ l’ Hanno Fatta” durante la conferenza ed e’ stata da me invitata a Pescara, e sono lieta che ha accettato,   perche’ a chiusura dei battenti dell’Expo 2015,  ho trovato nelle sue parole una grande saggezza!

 

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