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Accoglienza profughi a Pescara. Melilla: "Restiamo umani"

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Le strumentalizzazioni che la destra sta mettendo in atto a Pescara contro l'accoglienza di poche decine di profughi sbarcati in Sicilia alcuni giorni fa, è la spia di una visione politica volta ad alimentare le paure e gli egoismi che soprattutto tra gli strati popolari più disagiati sono molto presenti.
La destra non dice che negli ultimi giorni sono morti annegati nel Canale di Sicilia 700 africani di cui almeno 70-80 bambini stando alle testimonianze raccolte dalle Autorità italiane che si occupano dei soccorsi in mare.
La destra non dice che l'Italia ha firmato convenzioni internazionali che la obbligano a prestare rifugio a chi scappa dalle guerre e dalle violenze etniche e religiose.
La destra non dice che chi non ha la condizione del rifugiato sarà rimpatriato.
Noi di Sinistra Italiana condividiamo le parole di solidarietà e di accoglienza di Papa Francesco e siamo vicini alla Marina Militare che opera in mare per salvare la vita di tante donne, bambini, anziani.
Noi di Sinistra Italiana chiediamo all'Europa una politica europea per fronteggiare l'emergenza umanitaria di migliaia di profughi che sfidano il Mediterraneo scappando da guerre e violenze di ogni tipo.
Noi di Sinistra Italiana capiamo il difficile lavoro che ricade sul Prefetto, sui Sindaci e sulle associazioni della Provincia di Pescara che stanno fronteggiando operativamente l'accoglienza dei profughi arrivati a Pescara.
Per questo siamo agli antipodi culturali prima che politici di chi a Pescara manifesta contro persone deboli e umiliate dalla violenza e dalla fame.
In Abruzzo ospitiamo poco più di 1900 profughi, circa 500 per Provincia. Si tratta di uno sforzo significativo ma modesto che condividiamo con le altre Regioni italiane.
Per questo chi protesta contro i profughi, lo fa solo per "rubare" qualche voto a quella parte di italiani che si lascia andare ad una inutile e triste guerra tra poveri.
Abbiamo invece bisogno di una grande maturità politica per governare processi così intensi umanamente e purtroppo provocati da chi (leggi alcuni governi europei a partire da Francia e Regno Unto) per miopia ha preferito provocare le guerre in Libia e Siria senza pensare alle conseguenze drammatiche per milioni di persone.
Restiamo umani.

 

Gianni Melilla, Deputato SEL SI

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