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Al Mediamuseum di Pescara "Silone oggi in Italia e all’estero"

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Due libri freschi di stampa ed una Tavola rotonda dedicata alla vita, all’opera e all’attualissimo pensiero siloniano, organizzata dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani.

Appuntamento mercoledì 21 settembre 2016 alle ore 18,00 al Mediamuseum di Pescara in piazza Alessandrini, 34.

Non c’è dubbio che Ignazio Silone, tra gli scrittori italiani del Novecento, resti a tutt’oggi uno dei più conosciuti, studiati e tradotti nel mondo, a partire dalla pubblicazione del suo primo romanzo, Fontamara che, come tutti sappiamo, avvenne in Svizzera nel 1933, in prima edizione nella traduzione in lingua tedesca. Ne è una ulteriore riprova la recente pubblicazione di due importanti volumi, uno pubblicato in Abruzzo e l’altro all’estero, in Canada, che, sia pure in forma diversa l’una dall’altra, offrono contributi molto originali allo studio e alla conoscenza di aspetti assai poco indagati o distorti della complessa personalità umana e letteraria di questo grande abruzzese, che sentì sempre fortissimo il suo attaccamento alla terra d’origine. Non va naturalmente taciuto, in questo spunto introduttivo, che non sono affatto state tutte rose e fiori le sue vicende umane, politiche e letterarie, in parte sicuramente dovute alla  ostinata e caparbia fedeltà ai suoi principi etici e politici, in parte alla scontrosa riservatezza del personaggio, in buona parte alla disinvoltura con la quale alcuni studiosi e letterati, non sappiamo fino a che punto per la ricerca della verità e di quale verità, hanno offerto, soprattutto dopo la scomparsa di Silone, contributi che poco o nulla hanno che fare con la grandezza dello scrittore, che ancora giganteggia nel panorama internazionale. Dei due volumi a cui faremo particolare riferimento per esaminare l’attualità di Silone, I Fontamaresi. La Scuola “delle” libertà nella Fontamara d’Ignazio Silone, di Antonio Gasbarrini, intellettuale tra i più attivi in Abruzzo, e del compianto Annibale Gentile (che è stato sicuramente uno dei più appassionati studiosi di Silone, oltre che suo amico), prende in particolare considerazione il rapporto di Silone e del suo romanzo d’esordio con il mondo dell’infanzia e, come vedremo, con contributi anche di artisti in erba di una scolaresca di Pescina, ma non si limita affatto solo a questo, estendendo il discorso anche alle polemiche a cui accennavamo prima. Il secondo contributo, On Friendship and Freedom. The Correspondence of Ignazio Silone and Marcel Fleishmann, di natura per così dire più scientifica e accademica, pubblicata in inglese in Canada, è a cura di Maria Nicolai Paynter, una studiosa e professore emerito dello Hunter College, della CUNY (City University of New York), che ha percorso tutte le tappe della sua carriera accademica tra il Canada e gli Stati Uniti, ma che è di ben radicate origini abruzzesi, molto conosciuta anche in Italia non solo per i suoi fondamentali contributi su Silone (attestati anche da lusinghieri riconoscimenti), ma anche di quelli altrettanto importanti sulla figura e sull’opera di Davide Maria Turoldo. Il volume attraverso la meticolosa ricostruzione della storia di un’amicizia, soprattutto attraverso le lettere che Silone e Fleishmann si scambiarono, ci fa conoscere aspetti del tutto inediti della personalità e del pensiero di Silone.

Alla tavola rotonda mercoledì 21 settembre alle ore 18.00 al Mediamuseum, parteciperanno, oltre alla presidente della Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura, Carla Tiboni, e a Dante Marianacci, presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, gli autori, Maria Nicolai Paynter e Antonio GasbarriniAngelo De NicolaGabriella Albertini e Nicoletta Di Gregorio.

 

 

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