Il gruppo di artiste abruzzesi “arteinsieme” presenterà dal 12 al 17 dicembre p.v.,nella sala “alambicchi”dell’ ex aurum, una mostra dal titolo “Arte e Fede”, con l’esposizione di circa 18 opere comprensive di pitture, sculture e fotografie. Il gruppo è nato nel 2011 per l’impegno di tre artiste: Gelsomina Rasetta, Concetta Palmitesta e Manuelita Iannetti che si sono ritrovate ad elaborare, condividere e realizzare progetti creativi, seguendo un filo conduttore volto a sondare le più profonde dimensioni della natura umana. Nello stesso anno il piccolo gruppo elabora il concetto della condivisione della differenza con l’opera “albero madre”, presentata in una mostra a Montesilvano. Nel 2013 il gruppo arricchitosi intanto di nuove importanti presenze: Alessandra Colella, Ippolita Ranù, Sandra Peraglie, lavora al progetto “seven wiches for peace”, realizzando una mostra itinerante accolta nel Mumi, nel museo “Barbella”, nel museo “Vittoria Colonna e, infine, nella ex “casa del fascio” a Montesilvano Colle. Nel 2015 il gruppo lavora ad un nuovo progetto “liberare la bellezza”, la cui mostra viene presentata da AMACI, in concomitanza con la giornata del contemporaneo, ai giovali dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara. Nel maggio 2016 l’ultima mostra realizzata dal gruppo dal titolo “non spegnere la luce”, patrocinata ancora da AMACI, viene presentata, in concomitanza con la giornata del contemporaneo, presso l’Istituto Acerbo di Pescara, riscuotendo grande interesse nei giovani studenti e nel personale docente. Ritroviamo ora il gruppo “arteinsieme”, al quale hanno aderito anche Rena Saluppo e Marinella Contenti, a lavorare insieme al progetto “Arte e Fede” la cui mostra sarà inaugurata lunedì 12 dicembre, alle ore 17, presso l’ex aurum, e potrà essere visitata fino al 17, negli orari di apertura della struttura medesima. Si tratta, come dice Ippolita Ranù, di un gruppo di “amiche artiste che insieme vogliono aprire una traccia, approfondire conoscenze, costruire pensieri… con la consapevole certezza che l’arte, in tutte le sue forme non può essere considerata come un valore aggiunto, ma veicolo di rigenerazione culturale…”