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Spazio di Ascolto Studenti & Famiglie

Conferenza stampa di Inaugurazione Istituto Alberghiero De Cecco Pescara

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“Uno Spazio di Ascolto per studenti e famiglie, in cui confrontarsi e dialogare con psicologi esperti e, quando necessario, avere un punto di riferimento per raccontare il disagio della separazione di due genitori e l’esigenza di poter continuare a esercitare il proprio diritto di figlio alla bi-genitorialità. È quello che abbiamo istituito all’interno dell’Istituto Alberghiero Ipssar De Cecco di Pescara. Gli studenti che ne avvertiranno la necessità, potranno accedere al servizio attraverso i due docenti referenti, Don Antonio De Grandis e Cinzia Chiavaroli, al fine di incontrare le due psicologhe designate e avviare un percorso di sostegno e aiuto utile ai fini di una crescita serena capace di far superare le conflittualità”. 

Lo ha detto la Dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar De Cecco di Pescara Alessandra Di Pietro, ufficializzando la nascita del nuovo servizio, alla presenza di Don Antonio De Grandis, docente e Presidente del Tribunale Ecclesiastico Abruzzo e Molise, di Fabio Erro Presidente dell’Associazione Sono Papà Odv per il Diritto alla bi-genitorialità e rappresentante dei genitori in seno al Consiglio d’Istituto, della docente Cinzia Chiavaroli e delle psicologhe Laura Lodi e Monica Isabella Ventura, del Servizio di Protezione civile Emergenza Abruzzo.

“Lo Spazio Ascolto è uno strumento di sostegno psicologico, di dialogo e di confronto destinato agli studenti del nostro Istituto e alle loro famiglie – ha precisato la dirigente Di Pietro -, un servizio che nasce dalla presa d’atto che molti dei nostri giovani spesso soffrono una situazione di disagio psicologico legato alle condizioni affettive e familiari. Abbiamo ragazzi che vivono con difficoltà la separazione dei genitori, ragazzi ai quali la scuola oggi vuole dare risposte. Ovvero è importante che i ragazzi trovino nella scuola le risorse, gli strumenti per superare situazioni di difficoltà, non solo attraverso i docenti-formatori, ma hanno ovviamente bisogno di esperti professionisti qualificati che possano sostenere la scuola stessa e comprendere le criticità dei ragazzi. La nostra vocazione, il nostro macro-obiettivo è quello di far crescere i ragazzi non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano e relazionale, sociale, garantire il benessere fisico e psicologico, intervenendo là dove vediamo emergere una situazione di difficoltà, al fine di fare prevenzione e impedire che quella difficoltà possa degenerare in un disagio psicopatologico. La legge 54 del 2006 ha dato concretezza al principio della tutela del diritto alla bigenitorialità con l’affidamento condiviso, dunque nella scuola vogliamo affrontare il diritto dei ragazzi ad avere entrambi i genitori, in un rapporto stabile, anche in caso di una separazione, tutelando dunque il diritto di entrambi i genitori a partecipare al progetto educativo e di crescita dei loro figli, stabilendo rapporti sereni ed equilibrati a prescindere dalla situazione di separazione”. 

 

“L’Associazione Sono Papà ringrazia l’Istituto Alberghiero per tale importante partnership – ha spiegato il Presidente Fabio Erro -. Operiamo da sei anni, dopo aver vissuto un periodo di ascolto per capire le esigenze del territorio, individuando subito la necessità di costituire una rete per aiutare i ragazzi più in difficoltà e bisognosi di aiuto nel gestire una separazione, soprattutto in riferimento alla gestione del tempo dei genitori con i figli. I più penalizzati sono solitamente i papà che vedono ridursi i propri spazi di presenza. E a quel punto abbiamo compreso che il modo migliore per garantire un aiuto concreto era creare uno spazio di ascolto dentro la scuola che per i ragazzi è spesso una sorta di rifugio, uno spazio neutro in cui non devono contrapporsi a questo o quel genitore”.

 

“Il nostro compito – hanno detto le psicologhe Lodi e Ventura – sarà quello di essere a disposizione dei ragazzi, non necessariamente in un’aula, in uno studio medico, ma anche negli spazi aperti della scuola, dove si sentono più a proprio agio per parlare e raccontarsi, e aiutare loro a elaborare un accadimento della famiglia, a lavorare sul proprio rapporto con entrambi i genitori che restano tali anche dopo una separazione”. 

 

“La nostra scuola – ha ribadito Don Antonio De Grandis – è sempre attenta alle esigenze che la società ci propone e risponde offrendo uno spazio di sostegno ai ragazzi che vivono una conflittualità esasperata dove i figli vengono spesso usati, strumentalizzati per colpire l’altro coniuge. Vogliamo individuare le vulnerabilità dei ragazzi che non hanno gli strumenti psicologici e che devono imparare a gestire e a superare le proprie fragilità”.

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