“Una diffida formale indirizzata alla Gestione Trasporti Metropolitani e alla Balfour Beatty a non procedere con l’opera di tesatura dei cavi sino a quando il Capo Dipartimento del Settore Lavori pubblici del Comune di Pescara, l’ingegner D’Aurelio, non avrà avuto modo di esaminare tutta la documentazione inerente il rispetto dei parametri di sicurezza del cantiere, arrivata al nostro Ufficio Protocollo solo stamane, e non avrà avuto modo di esprimere un parere consapevole e informato. E’ quella che ho inviato alla Gtm e alla Balfour Beatty in riferimento all’inizio ormai imminente, preannunciato per lunedì prossimo, 19 maggio, della tesatura dei cavi elettrici necessari per il transito dei filobus. A fronte della data annunciata, ho chiesto nei giorni scorsi alla Gtm di inviarmi un piano della sicurezza del cantiere, visto che lo stesso all’improvviso non ha più richiesto la chiusura delle strade che incrociano via Castellamare-strada parco, come sostenuto inizialmente. Ma solo oggi abbiamo ricevuto al Protocollo la documentazione che lunedì provvederemo a trasmettere al dirigente competente per la verifica di fattibilità. Sino a quando non avremo quel parere ho diffidato la Gtm e l’impresa dal procedere, rinnovando l’appello al buon senso, visto che ormai manca veramente solo un mese al pronunciamento del Tar sul ricorso amministrativo presentato dai cittadini”.
Lo ha detto il sindaco Albore Mascia ufficializzando il contenuto della nuova corrispondenza con la Gtm e con la Balfour Beatty e dopo aver incontrato, stamane, una delegazione dei cittadini componenti il Comitato ‘No Strada-Parco’, che vede anche la presenza di Loredana Di Paola.
“Personalmente ho sempre condiviso e condivido tuttora il progetto della filovia: ritengo che Pescara abbia bisogno della realizzazione di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce, a basso impatto ambientale, che garantisca un collegamento rapido con Montesilvano – ha ribadito il sindaco Albore Mascia -. Ma in qualità di sindaco so anche che esistono tempi e modi per la realizzazione di opere pubbliche: tre anni fa è stata la mia amministrazione comunale a garantire l’immediata disponibilità delle aree per far partire il cantiere, rimasto fermo per anni, ed ero convinto che a fine 2013 avremmo inaugurato il passaggio del primo filobus. Poi le opere hanno subito un rallentamento: nel 2013, su richiesta della stazione appaltante, la Gtm, abbiamo spostato il mercato rionale del mercoledì, proprio perché la Balfour Beatty, l’impresa realizzatrice, aveva bisogno immediato di disporre delle aree della strada-parco per realizzare la tesatura dei fili. E il Comune si è adeguato e, seppur tra mille polemiche, abbiamo spostato in tempo record il mercato rionale, portato in via Kennedy, via Cadorna, via Settembrini, tra mal di pancia e proteste, che abbiamo sopportato interamente sulle nostre spalle. Per un anno quindi il mercato non si è più svolto nella sua sede, ma i cavi non sono stati tesi e soprattutto il cantiere è rimasto fermo, per un anno intero, senza alcuna giustificazione. Lo scorso aprile, a due mesi dal pronunciamento del Tar proprio sulla realizzazione della filovia, pronunciamento atteso per il 19 giugno, la Gtm ci ha però chiesto di chiudere tutte le strade che si incrociano con la strada-parco, strade come via Cavour o via Cadorna, per realizzare quella stessa tesatura dei cavi annunciata un anno fa, una richiesta che sa un po’ di presa in giro e che non abbiamo accolto, anche perché data la presenza di decine di cantieri proprio tutt’attorno alla strada parco, l’ulteriore provvedimento di limitazione della viabilità, avrebbe determinato la paralisi definitiva del traffico. A quel punto ho proposto al Presidente della Gtm di attendere semplicemente il pronunciamento del Tar nel merito del ricorso presentato dai cittadini, atteso per il prossimo 19 giugno, prima di procedere, con uno slittamento della tesatura dei cavi di due mesi al massimo, slittamento che certamente non avrebbe determinato danni dopo il ritardo di oltre un anno già registrato. E invece sei giorni fa abbiamo ricevuto nei nostri uffici la comunicazione della Balfour Beatty che ha annunciato l’avvio delle opere di tesatura dei cavi, con relativo cronoprogramma, che avverrà comunque, a detta dell’impresa, senza la necessità di chiudere al traffico le strade che si incrociano con la strada-parco, ma comunque garantendo la sicurezza degli operatori, senza però specificare attraverso quali misure. Tuttavia, a differenza di quanto annunciato dalla stessa Gtm, che si era detta pronta a concentrare i lavori in appena due giorni, operando in orario notturno, la Balfour Beatty ha annunciato che sono state escluse le lavorazioni in orario notturno e che le opere, partite lunedì scorso 12 maggio, proseguiranno sino al 30 maggio. In altre parole ora non c’è più bisogno di mettere transenne e non sarebbero più necessarie ordinanze da parte dell’amministrazione comunale, ma il cantiere durerà 18 giorni. Lunedì effettivamente l’impresa ha avviato la transennatura delle aree di cantiere, e il 19 maggio, lunedì prossimo, dovrebbe partire la tesatura. Tuttavia a fronte della nota, a mia volta ho chiesto chiarimenti a Gtm e Balfour Beatty in merito all’adozione delle opportune garanzie di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini durante tali operazioni, annunciando subito di essere altrimenti pronto ad adottare tutte le misure di competenza a garanzia delle primarie esigenze collettive dianzi indicate. Stamane è arrivato da Gtm e impresa un enorme faldone che elenca nel dettaglio le misure di sicurezza adottate per le operazioni di tesatura, un faldone che apprezzo, ma che ora dev’essere valutato dai nostri uffici prima di procedere. I documenti verranno trasmessi al Capo Dipartimento dei Lavori pubblici, l’ingegner D’Aurelio, che dopo aver letto tutte le carte, dovrà emanare un parere formale. Nel frattempo però ho inviato una diffida ufficiale all’impresa e alla Gtm a non procedere con la tesatura dei cavi sino a quando non sarà completata la valutazione del Piano sicurezza, concedendo un congruo tempo al dirigente incaricato per esprimere il proprio parere. Sono certo che il buon senso prevarrà e le operazioni si fermeranno in attesa di vedere definita la vicenda”.