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Polemiche strumentali, il progetto è da costruire, lo faremo coinvolgendo le forze economiche della città. Il Comune fino ad oggi sull’Expò 2015 è stato assente

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In maggio ho avuto modo di incontrare a Pescara il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, una delle  cose che mi hanno colpito di quell’incontro è stata la sua domanda su cosa la città stesse facendo per l’Expò 2015, in quanto a Milano nulla era giunto in proposito fino ad allora. Stiamo parlando della vetrina internazionale più importante al mondo per un territorio, di un evento che offre spazio, ribalta e occasioni a città e a tutto ciò che di rappresentativo c’è dentro e intorno, ma a Milano nulla risultava di Pescara, contrariamente ad altre città che si erano date da fare con grande anticipo.

Eppure esserci per Pescara era allora ed è oggi il minimo. Esserci, malgrado i tempi che corrono, è necessario perché l’economia si riprende anche in questo modo e perché l’Expò significa mettere in evidenza  in una vetrina eccezionale non solo le tipicità del territorio, ma chi le produce, le promuove, l’indotto che hanno dietro. Con Expé ci proveremo come città capofila di una serie di eventi che avranno come temi: pesce azzurro, pecorino di Farindola e Olio, individuati con la Regione. Perché il progetto, come detto presentandolo, è un contenitore da costruire insieme ad altri enti locali, Provincia, Comuni e presidi territoriali compresi; insieme a rappresentanti di categoria e operatori del mondo del food; insieme a portatori di culture enogastronomiche anche attraverso l’organizzazione di mostre, convegni, degustazioni fra Roma, Milano e Pescara, prima e durante l’esposizione. Expé è il biglietto da visita degli eventi pensati per la settimana dell’Abruzzo dentro l’Expò che invece sarà appannaggio della Regione: ogni capoluogo abruzzese si sta organizzando, mancavamo noi al tavolo delle iniziative.

Abbiamo stanziato il minimo, 5.000 euro per il 2014, per avviare un ragionamento sui temi dell’Expò e consentire al Comune di cominciare a svolgere il suo ruolo propositivo che avrà compimento nel 2015, con uno stanziamento che riguarda l’individuazione di una figura, ove non sia reperibile tra le risorse umane dell’Ente, non che dia consigli a distanza ma che “lavori” sull’evento, che sia del posto, produca idee, che curi tutta l’organizzazione delle iniziative scelte, pubblicità e logistica compresi. Com'è successo con la delibera, daremo trasparenza a tutto il percorso e ci riserveremo, inoltre, di coprire detto importo ricorrendo a sponsorizzazioni o risorse provenienti da altri enti e da privati, attivando risparmi. Ma era un impegno che andava preso per assicurare comunque la presenza in quel contesto, che ci sembra non debba essere ancora ignorato com’è successo negli anni scorsi e come qualcuno chiede, sperando forse nella paralisi cittadina.

Le polemiche sono solo strumentali, di sicuro non faranno crescere la città, così come non è accaduto negli ultimi cinque anni e soprattutto non le consentono di recuperare l’importanza che deve avere su piani nazionali da cui è del tutto sparita. Confrontiamoci sui risultati che otterremo, ci sembra che in passato, per operazioni meno evidenti di quanto lo sia la presenza della città ad una manifestazione mondiale qual è l’Expò 2015 e in momenti che avrebbero richiesto austerità con le spese, chi ci ha preceduto non abbia dato esempio di amministrazione virtuosa.

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