Cambiano le stagioni, ma non cambia la gestione delle politiche per il commercio a Pescara. Una città che fa del terziario uno dei suoi punti di forza non può prescindere da un'azione di governo locale più decisa ed efficace. Più volte i commercianti hanno affisso sulle vetrate dei loro esercizi dei manifesti critici nei confronti delle scelte operate a Palazzo di Città, e noi di La Destra non restiamo insensibili di fronte le loro istanze. Ecco quali sono, secondo noi, le aree d'intervento:

1 No a una città troppo pedonalizzata

Può andar bene chiudere le strade del centro per pedonalizzarle, purchè non si ecceda. Nei piani dell'attuale amministrazione, si prevede la chiusura di ulteriori vie di comunicazione e la città rischia di rimanere paralizzata da ingorghi di dimensioni bibliche nelle arterie che resteranno aperte al traffico.

2  Week end senza parcheggi a pagamento

I cittadini rinunceranno ancora di più ad andare a far compere in centro se dovranno parcheggiare troppo lontano da esso o se l'alternativa sarà affrontare i prezzi non certo a buon mercato per gli stalli a pagamento.

Proponiamo dunque che nei week end i parcheggi siano gratis dappertutto.

3 Manifestazioni d'alto livello

Per far riprendere il commercio occorre investire sul turismo e su manifestazioni artistiche e culturali di più alto livello, coinvolgendo sponsors privati.

4 Costruire un porto vero

A Pescara non esiste un vero porto, lo ripeteremo sempre alla maniera del senatore dell'antica Roma Catone il Censore. Le barche sono stipate all'interno del fiume, che periodicamente straripa distruggendole. Presto verranno sbloccati 60 miliardi di euro per le infrastrutture, e una piccola parte di essi può essere impiegata per avere un porto degno di questo nome, come è stato fatto col porto turistico.

5 Incrementare i voli

L'aeroporto d'Abruzzo può accrescere i suoi voli con una più decisa azione di coinvolgimento delle compagnie aeree ed una maggiore pubblicizzazione turistica della nostra città in Italia e all'estero.

6 Potenziare i trasporti pubblici

Bisogna liberalizzare il più possibile i trasporti pubblici, mettendo in concorrenza più compagnie di autobus, aumentando le licenze dei taxi, creando servizi pubblici anche notturni all'interno del territorio cittadino. Per raggiungere questo scopo, in parte è il comune che si deve muovere perchè alcune delle sue competenze glielo consentono, in parte bisogna far pressioni sui governi centrali per sbloccare alcune situazioni di oligopolio sancite da leggi scriteriate.