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Di Iacovo sulle mostre al museo Colonna: "Si tratta di una prosecuzione dell'esperienza Fuori Uso"

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Un Museo che verrà animato da una serie di eventi di qualità che parlano il linguaggio dell'arte contemporanea. Un progetto a costo zero per l'Ente che riprende e continua l'esperienza della rassegna artistica Fuori Uso con nove mostre di grande impatto, che si realizzeranno nell'arco dei prossimi due anni e che porteranno in città anche incontri e dibattiti.

"Si tratta di una prosecuzione dell'esperienza di Fuori Uso – illustra l'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – questo attraverso alcune mostre di alto profilo curate da Cesare Manzo che ne è stato ideatore e motore, che si svolgeranno presso il Museo Colonna. Bisogna fare delle scelte, e la mia linea sul Museo Colonna è quella di non farlo più essere un ricovero per qualunque iniziativa, di dargli un profilo ben delineato e fargli ospitare solo arte moderna e contemporanea di alto livello. E, proprio al riguardo del linguaggio della contemporaneità, con Fuori Uso questo non solo è successo, ma Pescara è stata proiettata in circuiti artistici dove merita di essere sia per i talenti che la città ha ospitato e ospita, sia per un passato anche abbastanza recente che l'ha vista crocevia vivissimo di arte e artisti contemporanei e che ha rivelato la sua vocazione all'arte. Siamo certamente una città capace di parlare diversi linguaggi, il contemporaneo è quello che si respira nei grandi centri europei e che deve tornare ad essere vissuto e partecipato anche da noi. La rassegna, naturalmente, è solo una parte della programmazione per il rilancio del Colonna, che ho iniziato con le mostre di Matteo Basilè, Elio Di Blasio ed altri e accanto a queste dell'Associazione Fuori Uso ve ne saranno molte altre organizzate dall'Assessorato e da chi me ne proporrà".

La stagione contemporanea che proseguirà l'esperienza di Fuori Uso comprende le mostre: "Innaturali", che mette a confronto le rappresentazioni della natura di diversi artsiti di varia provenienza;
         "La fine della Storia", esposizione che attraverso le opere di Gian Marco Montesano invita a riflettere sulla mitologia e la modernità;
         "Rovine del contemporaneo", con l'esposizione delle opere danneggiate di grandi artisti contemporanei per riflettere su un nuovo concetto di archeologia;
         "Nuove sacralità" e "Babele Oggi", mostre incentrate sull'identità occidentale e sul politeismo; "Senza Cosmo" sul valore e l'identità della terra;
         "Il corpo dello Stato", ovvero il potere visto dagli artisti contemporanei;
         "Il destino del femminile", mostra storica sull'arte femminile;
         "Vedere la poesia", arte poetico-visuale dedicata ai maggiori poeti-visivi internazionali.
 

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