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Pescara, arrestate due persone per esecuzione di ordini di carcerazione

E' successo nella giornata di ieri. Un 40enne di nazionalità marocchina ed un pescarese di 42 anni

Redazione
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Ieri mattina, la Squadra Volante, impegnata nell’ordinario servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, ha notato un uomo che camminava a piedi, sulla Riviera, in direzione Montesilvano.

Gli Agenti lo hanno identificato per A.A., 40enne, di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio e senza fissa dimora, con precedenti per reati contro il patrimonio (furti aggravati, furti di biciclette, danneggiamento, possesso ingiustificato di armi, possesso ingiustificato di arnesi da scasso e grimaldelli) nonché per rissa, minacce, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, tutti commessi a Pescara negli ultimi 4 anni.

Dagli accertamenti svolti attraverso la banca dati in uso alle forze di polizia, è emerso che l’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Pescara, dovendo scontare la pena definitiva della reclusione di anni 2, mesi 11 e giorni 14: pertanto, è stato arrestato e portato in carcere. La Squadra Mobile ha tratto in arresto S.G., pescarese di anni 42, residente nel quartiere Rancitelli, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara.

I fatti che hanno portato alla condanna definitiva risalgono al 27 agosto 2013, quando i figli di una coppia di anziani residente a Pescara allertavano la Polizia di Stato segnalando tre individui che, spacciandosi per dipendenti comunali, avevano cercato di introdursi nella casa dei genitori.

L’attività d’indagine svolta dagli investigatori ha consentito di identificare due dei presunti autori del tentativo di furto: l’arrestato di ieri e S.S., pescarese di anni 20, entrambi denunciati in stato di libertà all’ Autorità Giudiziaria con richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita qualche mese più tardi.

Ieri, a seguito della condanna divenuta definitiva, S.G. è stato arrestato: dovrà scontare la pena di mesi 9 e giorni 4 di reclusione.

 

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