Era il 18 gennaio del 2017 quando un'intensa nevicata e le scosse di terremoto che colpirono duramente il Centro Italia provocarono una valanga che si scagliò contro l'Hotel Rigopiano, ex rifugio e albergo della frazione di Farindola, in provincia di Pescara.
Delle 40 persone presenti nell'albergo 29 persero la vita e 11 furono i sopravvissuti. I soccorsi giunsero i giorno successivo e lo scenario fu agghiacciante.
I NOMI DELLE VITTIME
ALESSANDRO GIANCATERINO, GABRIELE D'ANGELO, NADIA ACCONCIAMESSA, SEBASTIANO DI CARLO, BARBARA NOBILIO, PIETRO DI PIETRO, LINDA SALZETTA, ALESSANDRO RICCETTI, ILARIA DI BIASE, VALENTINA CICIONI, TOBIA FORESTA, BIANCA IUDICONE, CECILIA MARTELLA, CLAUDIO BALDINI, SARA ANGELOZZI, LUANA BIFERI, MARCO VAGNELLI, PAOLA TOMASSINI, MARINELLA COLANGELI, DOMENICO DI MICHELANGELO, MARINA SERRAIOCCO, EMANULEE BONIFAZI, FAYE DAME, STEFANO FENIELLO, LUCIANO CAPORALE, SILVANA ANGELUCCI, ROBERTO DEL ROSSO, JESSICA TINARI, MARCO TANDA.

"Oggi è una giornata particolare-ha detto il Governato della Regione Abruzzo Marco Marsilio presso il Tribunale di Pescara per l'udienza-comprendo i familiari delle vittime essere qui in Tribunale nel giorno in cui ricordano i loro caduti e anche sentire le arringhe difensive, perché hanno il diritto di difendersi da parte di tutti gli imputati ma è evidente che questo crea una situazione emotiva molto particolare, da questo punto di vista crea una ricorrenza emotiva molto delicata.
Oggi pomeriggio, tempo permettendo, saremo a Rigopiano ed è doveroso far sentire la presenza delle Istituzioni, tra l'altro la Regione è parte civile in questo procedimento, saremo presenti fisicamente anche a sostegno della esigenza di ricerca di verità e giustizia.
Diversi esponenti della Regione nel ruolo di imputati? Naturalmente sì, come ho detto prima a tutti gli imputati dev'essere riconosciuto il diritto alla difesa e alla presunzione di innocenza fino al terzo grado. Seguiamo con molta attenzione e partecipazione perché sul lato umano alcuni di questi imputati con me hanno un rapporto di lavoro e sono dirigenti della Regione e persone a stretto contatto.
Siamo chiamati a rispettare i tempi, i modi ed i percorsi della giustizia e quado arriveranno le sentenze, nel bene o nel male, ne prenderemo atto. Spero che le sentenze vengano emesse nel breve tempo possibile. In questi anni abbiamo lavorato molto per mettere in piedi un sistema di Protezione Civile e sicurezza per i cittadini ben diversi da quello che è stato descritto nella requisitoria del pm che ha parlato di un sistema fallimentare che mostrò in quella in quella vicenda tutte le proprie deficienze non soltanto sul piano della pianificazione, ossia la famigerata vicenda del piano valanghe o verificare se poteva essere o meno un posto dove tenere questa attività ma su questo aspetto sarà il Tribunale a decidere quale sarà la verità dei fatti.
Solo questo anno-continua Marsilio-voglio ricordare che nel recente bilancio che abbiamo approvato per la Protezione Civile, messa in sicurezza e pianificazione, non solo abbiamo l'idea di completare il percorso sulle valanghe, messa in sicurezza dal punto di vista della neve ma anche le dighe e altri elementi sensibili che comportano un'importante opera di pianificazione di messa di sicurezza per i cittadini abbiamo stanziato 11 milioni di euro."