Dopo le recenti dichiarazioni dei giorni addietroin cui a conti fatti assolveva dalle proprie colpe Massimo Ciarelli, ieri Mimmo Nobile,il tifoso del Pescara attualmente in carcere ha parlato davanti alla Corte d'Appello per il processo sull'omicidio di Domenico Rigante.
Nobile non solo ha continuato a sostenere la tesi che Ciarelli non volesse uccidere Rigante (a differenza di quanto detto e dichiarato in primo grado e nei giorni successivi al delitto) ma addirittura si è assunto parte della colpa dell'omicidio.
Il Nobile infatti ha dichiarato che il colpo di pistola sparato dal Ciarelli è partito accidentalmente mentre lo stesso Nobile stava tentando di afferrarlo alle spalle A quel punto, sfortunatamente il colpo partito ha raggiunto sopra al gluteo Rigante, morto dopo pochi minuti in ospedale.
Dichiarazioni considerate poco veritiere dall'accusa, che dunque ha chiesto la conferma della condanna di 30 anni per Massimo Ciarelli e di 19 anni ciascuno per i quattro nipoti.
La sentenza dovrebbe arrivare nel pomeriggio di oggi. Presenti all'udienza di ieri anche una quarantina di ultras pescaresi e la famiglia di Rigante.