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Quattro i colpi sferrati da Giovanni Grieco a Giandomenico Orlando

A rivelarlo è l'autopsia eseguita dal medico legale Cristian D'Ovidio

La redazione
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Aggiornamento delle 21:30
Dall'autopsia sul corpo di Giandomenico Orlando, eseguita dal medico legale Cristian D'Ovidio, è venuto fuori che la morte è avvenuta per un emopneumotorace massivo (presenza di aria nella cavità pleurica) e i colpi sferrati sono stati 4. L'esame, disposto dal pm Rosangela Di Stefano, è durato 5 ore.

 

Proseguono le indagini della squadra mobile di Pescara sull'omicidio di Giandomenico Orlando, pasticcere ucciso a coltellate ieri mattina. Intanto emergono nuovi dettagli sui dissidi tra la famiglia Orlando e Giovanni Grieco attualmente in carcere: nei suoi confronti la polizia, nell'ambito dei procedimenti per due precedenti aggressioni, aveva presentato alla Procura 5 informative, in cui si evidenziava la necessità di una misura cautelare. Informative mai accolte.

Gli uomini della squadra mobile, stanno continuando ad ascoltare i famigliari della vittima e i testimoni, per capire se c'erano stati discussioni o liti recenti, tra il pasticcere e l'assassino. La vicenda tra le due famiglie risale al 2010, quando, per questioni condominiali, ci fu una discussione nella pasticceria, durante la quale arrivò la polizia e la madre dell'omicida residente al piano di sopra fu condannata. Un episodio che il Grieco, non ha mai accettato e da cui sono iniziati i problemi: l'uomo ha aggredito per due volte il figlio del pasticcere. Due i procedimenti contro Grieco, uno per un episodio del 2013, l'altro nel 2014, misure cautelari richieste dalla polizia ma mai accolte.

A conferma della pericolosità e della violenza di Grieco, collezionista di armi e amante delle arti marziali, ci sono altre aggressioni, tra cui una in un altro condominio, dove ha rotto il setto nasale ad un collega e ad uno straniero, responsabile secondo lui di furto.

L'arma, un tirapugni munito di lama, è stata trovata in un cassonetto del centro di Pescara, ancora sporca di sangue. La polizia si occuperà degli acceramenti e di comparare il DNA, gli stessi accertamenti che verranno effettuati anche sulla macchina usata dall'assassino per fuggire.

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