Liberta’ vigilata per Massimo Maravalle, il 47enne, affetto da disturbo psicotico, che nella notte tra il 17 e il 18 luglio dell’anno passato, ha ucciso il figlio adottivo di 5 anni, Maxim, mentre dormiva nell’abitazione di via Petrarca, dove il bimbo viveva.

Si tratta di una misura di sicurezza provvisoria disposta dal gip del Tribunale di Pescara, in sostituzione della misura di custodia presso la casa di cura annessa all’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, dove il Maravalle si trova dal dicembre 2014.

La decisione del giudice e’ stata presa dopo la perizia effettuata dallo psichiatra Renato Ariatti sullo stesso Maravalle. Stando al noto medico il tecnico informatico “oggi non e’ pericoloso”, ed è questo dunque il motivo della decisione del giudice.