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La "Città che parla" attraverso i luoghi storici

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E' stato presentato stamane,in conferenza stampa, il progetto culturale e artistico "La città che parla": si tratta di un' iniziativa che consentirà di conoscere meglio la storia dei luoghi identitari e storici di Pescara, che verranno raccontati attraverso un QR Code e che vede la collaborazione fra la Presidenza del Consiglio Comunale e il Polo Museale d'Abruzzo, nonchè del Conservatorio e le due principali basiliche cittadine, la Cattedrale San Cetteo e la Basilica Madonna dei Sette dolori.

Alla conferenza hanno partecipato il Presidente del Consiglio Comunale di Pescara Antonio Blasioli, la dottoressa Lucia Arbace direttore del Polo Museale dell'Abruzzo, il professor Restituto Ciglia storico dell'arte e figlio del litografo Cetteo CigliaMassimo Macri, Rettore del Conservatorio Luisa D'Annunzio di Pescara, Don Francesco Santuccione Parroco della Cattedrale di San Cetteo e Padre Vincenzo Di Marcoberardino, Parroco della Basilica della Madonna dei Sette dolori.

All'interno dei 10 luoghi storici della città quali, la Cattedrale di San Cetteo, la Basilica Madonna dei Sette Dolori, il Circolo Aternino, Il Conservatorio Luisa D'Annunzio, la Casa Natale di Gabriele D'Annunzio, il Museo Basilio Cascella, il Museo Delle Genti d'Abruzzo, il Ponte del Mare, il Palazzo del Comune e l'Ex Aurum, verranno allestite delle mattonelle che raffigurano l'edificio in cui ci si trova; scannerizzando il codice con un cellulare provvisto di connessione, si aprirà una traccia audio che narrerà la storia dell'edificio in sè, e link con immagini e percorsi da intraprendere.

Il commento del presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli. 

Questa iniziativa è volta a rappresentare la storia di Pescara e dei nostri monumenti ma vuole anche essere uno strumento per il futuro. Questa iniziativa, in via sperimentale, cercherà sicuramente di allargarsi, magari con l'aiuto del commercio e dei servizi offerti, e di creare un' opportunità per questi ultimi. Grazie ad un cellulare, qualsiasi cittadino pescarese e non, potrà beneficiare di questo servizio che partirà fra una settimana e potrà recarsi nei 10 luoghi storici prescelti, raffigurati sulle mattonelle. Voglio ringraziare la Dottoressa Arbace, direttrice del Polo Museale d'Abruzzo, la Dottoressa Maria Cristina Semproni, direttrice della Casa natale di Gabriele D'Annunzio, il professore Restituto Ciglia, Padre Vincenzo Di Marcoberardino, vice parroco della Basilica Madonna Dei Sette Dolori, don Francesco Santuccione, abate dalla Cattedrale di San Cetteo e Massimo Macri, Rettore del Conservatorio Luisa D'Annunzio per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto innovativo per la città.

Il Direttore di Dieta Mediterranea s.a.s, reponsabile della realizzazione dei filmati audio e foto.

Innanzitutto voglio ringraziare le persone che hanno reso possibile questo progetto. Non potevamo trascurare alcuni luoghi storici della città come le due chiese principali di Pescara e la Casa di Gabriele D'Annunzio, che ha dato tanto lustro alla città, e in ultimo il conservatorio, il cui edificio è uno degli elementi  principali per l'istruzione, in quanto rappresenta la prima scuola di Pescara. Questo progetto valorizza la storia che va dal 1800 fino alla seconda guerra mondiale e spiego il perchè di tale scelta. Noi riteniamo che la storia di questo periodo debba essere studiata e inserita all'interno dei libri universitari della Facoltà di Architettura dell'Università D'annunzio. Tutto questo perchè Pescara ha un'arte liberty, che grazie alle opere di Cascella e altri artisti, ha pochi precedenti in altre città d'Italia. Basti pensare alla progettazione anche di piazza della Rinascita che è datata inizio anni '20 e ha una progettazione futuristica che non ha nessun' altra piazza moderna al mondo. La seconda motivazione che ci ha spinto a proporre questo progetto al presidente Blasioli è la narrazione di una "storia raccontata", non più solo visibile attraverso foto e immagini nel tempo: vogliamo farsì che il visitatore "riviva" i tempi del D'Annunzio o di un cittadino dell'epoca, attraverso strade o negozi grazie ai file audio.

Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell'Abruzzo:

Sono qui quest'oggi poichè aperta alle forme di comunicazione, che cercano di coniugare la sapienza e la conoscenza di tipo tradizionale con un sistema di comunicazione veloce e moderno, come quello interattivo. Il discorso portato avanti con la realizzazione di questo progetto, l'ho pienamente condiviso da subito, anzi sono grata anche alla dottoressa Maria Cristina Semproni che si è messa a disposizione per coadiuvare l'incontro con il professor Ciglia, per la realizzazione dei contenuti storici e la scelta delle immagini che devono accompagnare il link, per quanto riguarda la Casa D'annunzio. Non voglio privilegiare la casa natale del "Vate", ma sicuramente è una delle 10 "perle" , se non la più importante a livello storico. Sono lieta di poter avere quest'ottima offerta imformativa, realizzabile grazie a questo progetto. Ben vengano queste iniziative che mettono a disposizione del pubblico delle forme di conoscenza storiche e aggiornate. Sarebbe utile, nonchè bello, potenziare la copertura della rete wi fi , in quanto non tutti i cittadini hanno un router e una connessione dati sul proprio cellulare che permette di accedere e usufruire del servizio, oppure che supporti il servizio. A tal proposito si potrebbero introdurre anche dei filmati.

Restituto Ciglia, Professore e storico pescarese

Sono contento di partecipare a questo incontro, con un così ampio pubblico. Ho cercato di aiutare e dare il massimo del contributo per la realizzazione di questo progetto. Ricordo la Pescara dei miei tempi, che non aveva nemmeno le strade asfaltate, dove ci si conosceva tutti, come in un piccolo paese. La cattedrale di San Cetteo l'ho vista nascere dalle fondamenta, ai tempi c'era l'abate Brandano con cui sono cresciuto. Pescara è una città ricca di storia, ma ancora da scoprire, non è stato detto tutto, ancora oggi viene fuori la storia grazie a scavi occasionali. Propongo che una via di Pescara sia intitolata a Giorgio Cavallo, mio vecchio amico, nonchè grande studioso e pescarese naturalizzato, in quanto originario di Napoli, ma che teneva moltissimo alla città e inoltre, se il presidente Blasioli lo vorrà, sono pronto a donare al Museo Cascella una delle due copie dell'opera "Vergnelle" di Basilio Cascella

Padre Vincenzo di Marcoberardino, vice parroco della Basilica Madonna Dei Sette Dolori

La Madonna De i Sette Dolori è la chiesa più antica di Pescara, fu costruita nel 1600 e rappresenta per i pescaresi un punto di riferimento non solo a livello architettonico, ma sopratutto a livello spirituale e umano. Stiamo cercando di fare un bel lavoro che è quello della computerizzazione dei dati  dal 1667  al 1900 e faremo probabilmente un'applicazione in collaborazione con l'Università di Chieti.

Massimo Macri, Rettore del Conservatorio Luisa D'annunzio

Il Conservatorio è consapevole di essere ospitato in due palazzi abbastanza rappresentativi. La "città che parla" è un'iniziativa alla quale abbiamo aderito subito con molto piacere e entusiasmo perchè tutti quelli che lavorano nel nostro istituto e provengono da fuori città, vengono a Pescara aspettandosi di trovare una città giovane e moderna e invece, quando visitano il nostro palazzo si meravigliano della storicità e dell'antichità delle fondamenta e ci fanno molti complimenti.  Il Conservatorio non è solo un luogo di formazione, ma anche un luogo musicale e di produzione artistica e questo progetto sarà sicuramente uno strumento utilissimo per far conoscere ulteriorente la storia del palazzo. Ringrazio il Comune per avermi dato l'opportunità di aderire a questa iniziativa.

Don Francesco Santuccione, abate della Cattedrale di San Cetteo:

Ringrazio e lodo Dio per essere presente questa mattina a questa bellissima iniziativa. E' un progetto bellissimo in quanto è bello radicarsi nel passato sia antico che recente, nonchè proiettarsi al futuro. Stamane sono venuti in cattedrale scolareshe di studenti ed è stupendo aiutarli a conoscere la storia della propria città. La storia ci aiuta non a chiuderci, ma al contrario, ad aprirci al futuro, in quanto la gioventù ha bisogno di un futuro in cui credere, fatto di fratellanza, di civiltà, di pace e di concordia. Iniziative come queste servono a sperare che il meglio deve ancora venire, sia a livello umano che nella società. La cultura, quella vera, aiuta ad incontrare anche Dio ad abbracciare la sua misericordia, a ritrovare la pace interiore con se stessi e con gli altri.

 

 

 

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