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A Pescara le celebrazioni del centenario dalla morte di Eleonora Duse

Sono i tre momenti salienti delle celebrazioni che l’amministrazione comunale ha messo in cantiere, accogliendo la proposta dell’attrice e regista Franca Minnucci

Redazione
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“Lo spettacolo teatrale ‘Divina Eleonora’ domenica 21 aprile, alle ore 18, all’Aurum nel giorno del centenario della morte della musa ispiratrice di Gabriele d’Annunzio, poi il secondo spettacolo a fine maggio con un dibattito aperto e, a settembre, la presentazione del volume che raccoglie i telegrammi inediti tra il Vate e l’attrice, ‘Perché arrivano vivi’. Sono i tre momenti salienti delle celebrazioni che l’amministrazione comunale ha messo in cantiere, accogliendo la proposta dell’attrice e regista Franca Minnucci, per rivivere l’arte, la carriera, gli amori e la passione di una delle donne più care a d’Annunzio”. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota nel corso della conferenza stampa promossa per ufficializzare le tre iniziative organizzate in occasione del centenario della morte di Eleonora Duse, alla presenza di Franca Minnucci e del sindaco Carlo Masci.

Lo spettacolo ‘La Divina Eleonora’ ripercorre l’ultima tournèe dell’attrice e il suo malinconico rientro in patria, con testo scritto da Franca Minnucci, “uno spettacolo molto coinvolgente sotto il profilo emotivo che ha il pregio della scientificità delle fonti e quindi una grande forza divulgativa. Lo spettacolo prevede anche una voce tenorile, immagini e video”, ha precisato la stessa Minnucci. Il secondo appuntamento si svolgerà a fine maggio a Casa d’Annunzio con la presentazione del libello uscito per ‘Signature’, costruito sull’intervista concessa alla poetessa Anna Maria Farabbi, premio Montale per la Poesia. La presentazione prevede un dibattito affrontato dalla curatrice e dalla poetessa sul valore, l’importanza e la complessità della pubblicazione degli epistolari, con letture teatrali e musica. Infine a settembre presentazione al Museo delle Genti d’Abruzzo dell’ultimo lavoro della Minnucci, i telegrammi ‘Perché arrivano Vivi’ ancora inediti tra d’Annunzio e la Duse, accompagnato da una lettura teatrale.

“Ringrazio l’assessore Carota, il sindaco Masci e l’amministrazione comunale per la grande sensibilità, niente affatto scontata, dimostrata nell’accogliere la mia proposta di dedicare uno spazio artistico specifico alla figura della Duse – ha sottolineato ancora Minnucci – Tra le altre testimonianze mostreremo al pubblico le copie autentiche delle prime pagine dei giornali uscite in occasione della morte della Duse, mostrando la chiesa in cui si sono tenute le esequie, con un’America intera che si è fermata per quell’occasione, dando rilievo all’evento, considerata ‘donna ospite di Stato Americano’ la massima onorificenza mai data. Ricorderemo i 50 giornalisti accreditati per il suo arrivo a New York che con la Duse non poterono scambiare neanche una parola perché la donna, una volta sbarcata, fu prelevata e portata in albergo, tanto che si accontentarono di parlare con l’autista del taxi”.

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