Ieri, presso l'associazione del Dopolavoro Ferroviario, Ettore Le Donne ha presentato il suo libro “Dal governo dell'arte all'arte del governo”. Ha moderato la serata Rosetta Clissa, con gli interventi della giornalista Francesca Di Giuseppe e del presidente del DLF Tino Di Cicco. Un libro “interessante e coinvolgente”, che “offre diversi spunti di riflessione”, come sottolinea la professoressa Annalisa Potenza.
“Ho scritto questo libro – ha spiegato Le Donne – perché la politica non fa politica e la critica non fa critica. La massoneria e i servizi segreti sono deviati, non c'è più una massoneria illuminata dove c'era etica, morale e rettitudine e gli artisti non hanno avuto il coraggio di animarsi di fronte alle anomalie sociali. Voglio ringraziare Carlo Marcello Conti, direttore di Campanotto Edizioni, e il professor Stefano Magni che ha curato la prefazione. Ci tengo inoltre a dedicare questo libro all'artista e giornalista Tiziana Baracchi, firmataria del Primo Manifesto del Movimento Iperspazialista, prematuramente scomparsa a Rimini”.