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Spazio Donna: Certezze per le imprese Balneari.

Occorre una legge Nazionale.

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Si è tenuto ieri pomeriggio presso il Centro Fiere “Ibisco” di Città Sant’Angelo (Pe), in occasione del Saral, un importante e partecipato Convegno, che ha visto il riunirsi di istituzioni locali e di altre regioni, di operatori e di rappresentanti delle associazioni di categoria, quali   Sib (Sindacato Italiano Balneari), Pescara con a capo il Consigliere Comunale Riccardo Padovano, Confcommercio, Coop. Balnearia Servizi e Confesercenti.

Lo scopo del convegno quello di arrivare ad un piano di azione per ottenere subito una legge nazionale, che senza entrare in contrasto con il principio della libera concorrenza, proprio della Direttiva Bolkestein, permetta di tutelare una realtà tutta italiana fatta di piccoli balneatori che tanto hanno investito sia economicamente sia a livello di lavoro famigliare per far decollare le proprie imprese, con passione e dedizione.

La stagione balneare 2016 è alle porte, è necessario che le istituzioni, a partire dalla Regione Abruzzo, si adoperino per una legge che ponga fine a questo stillicidio di proroghe, e che possa interrompere l’iter della Sentenza della Corte Di Giustizia, che potrebbe piovere come una mannaia, sulle imprese già al lavoro per la nuova stagione, creando non pochi problemi.

Il convegno si è aperto con i saluti del sindaco di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi, a seguire a preso parola Giuseppe Susi, Presidente regionale della Fiba-Confesercenti:

Assodata la scelta del doppio binario, rispetto dei principi della direttiva, e tutela delle imprese balneari esistenti che hanno saputo creare valore per se e per l’intera economia, è arrivato il momento di mettersi d’accordo sul contenuto di una legge in grado di dare una soluzione equilibrata.”

Presente per la Regione Marche il sindaco Nicola Loira, che ha ricordato:

” E’ in gioco il futuro di un intero comparto di persone, che hanno anche dato in garanzie beni personali per poter finanziare le proprie imprese, l’intera politica italiana ha fallito perché non è riuscita a tutelare e valorizzare i circa 8.000 km.  di costa, rispetto alle idee i progetti, la passione e le energie impiegate dai titolari delle imprese balneari, l’Europa non ha mostrato gratitudine.”

Riccardo Padovano per Sib Balneatori:

” Noi per difendere il nostro lavoro abbiamo dovuto occupare un ruolo all’interno delle associazioni di categoria, siamo persone con senso pratico e quando ci sediamo intorno ad un tavolo dobbiamo alzarci con una soluzione. Non più di 20 giorni fa abbiamo trovato una soluzione per tamponare il problema dell’inquinamento e salvare la prossima stagione balneare.”

Il presidente nazionale Sib Confcommercio Riccardo Borgo aggiunge:

” Le imprese che operano in questo settore sono circa 100.000, a tanto ammontano gli addetti diretti, che non possono più lavorare nell’incertezza, esaminiamo la soluzione Veneta e quella Toscana, il punto di partenza è che le imprese del settore abbiano un futuro! Proponiamo una legge di Riforma e poi vediamo cosa succede a livello di Corte di Giustizia, non possiamo fuggire dalle regole, ma dobbiamo mettere in campo la migliore squadra possibile fatta di comuni, regioni e imprese con una soluzione che dobbiamo trovare in Italia, diamo evidenza pubblica di come conduciamo le nostre imprese, creiamo piccole e medie imprese di Donne nell’economia del Mare, è solo dal 2001 che ci è stato riconosciuto lo status di imprese balneari, la proprietà della spiaggia non è nostra ma le imprese sono nostre, il valore non lo abbiamo trovato lo abbiamo creato, non meno di due mesi fa la corte di giustizia ci è venuta incontro su questo punto,  ha riconosciuto che finito il periodo di concessione, i beni sono di proprietà dell’impresa, alla quale va riconosciuto il valore di mercato dell’avviamento. Tutti   insieme dobbiamo chiedere al governo di far prevalere la specificità, la tradizione ed il lavoro che è nelle nostre coste”.

Vincenzo Lardinelli, presidente Nazionale Fiba Confesercenti:

” Il punto di partenza è il valore creato, tutto quello che insiste sulle spiagge non lo abbiamo trovato ma lo abbiamo creato, e questo ci deve essere riconosciuto per ragionevolezza e non per forza, le nuove norme devono resistere al vaglio dei tribunali, una durata delle concessioni a 30 anni ci sembra ragionevole, per chi ha contribuito al rilancio dell’economia del proprio paese investendo tutto su un pezzo di sabbia, queste sono  le certezze di cui abbiamo bisogno per continuare a fare il nostro lavoro.”

Tra gli altri ci sono stati gli interventi del sindaco di Roseto degli Abruzzi, Ennio Pavone, del Vice-sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio, il collegamento in diretta con l’Assessore al Turismo Regione Emilia Romagna, per la Regione Marche Piero Tararico, che ha sottolineato come sia necessaria una legge nazionale che guardi al sistema territorio mettendo insieme pubblico e privato.

A seguire l’intervento del Consigliere Regionale Mauro Di Dalmazio:

“Non faccio distinzioni di colore, ma è stata l’assenza del Governo Italiano su questo tema negli ultimi 10 anni che ci ha portato in questa situazione, a fianco alle imprese non c’era nessuna istituzione a discutere con i burocrati di Bruxelles, l’assenza dovuta all’equivoco di fondo di ritenere le concessioni un privilegio, quindi non meritevoli di tutela, tralasciando di considerare il valore della storia, della tradizione e di una intera economia, faccio appello al nostro governatore, e al ruolo di leadership che ha l’Abruzzo, di fare quello che non è stato fatto negli ultimi 10 anni.”

Chiude il convegno il Governatore Luciano D’Alfonso

“Ringrazio Riccardo Padovano per questo convegno, sono anni che lavorate sull’argomento e mi avete fornito un dossier portato ad elevati   livelli e comodo. Le vostre sono le principali infrastrutture che consentono di godere dell’economia dell’acqua del Mare, appena qualche settimana fa ho realizzato la difesa del mare blu dalle trivelle, avendo come interlocutori le multinazionali del petrolio, ed ho risolto. Connesse alle vostre attività è la trattativa con Mr. Ryan della Ryanair, domani qui in Abruzzo, ho anche lì lavorato per una soluzione, mediando sulla tassazione, affinché si riconosca l’errore, in modo da   completare la nostra offerta turistico-territoriale, nel trovare soluzioni mi accontento che non mi si dica di no, non mi è necessario un sì, io non conosco cose complesse che non si risolvano con la fatica e l’impegno costante di tutti i giorni! Ho compreso il peso e l’importanza della situazione tanto e vero che stò lavorando ad un piano regolatore delle acque  con  Molise, Puglia e Marche. Per risolvere il problema dobbiamo costituire una delegazione ed andare a parlare con chi ha casa e residenza a Bruxelles come Carlo Calenda rappresentante dell’Italia a Bruxelles, Gianni Pittelli presidente del gruppo S & D al Parlamento Europeo e Ivan Jakovcic’ e con De Vincenti a Palazzo Chigi. La Spagna ed il Portogallo hanno già risolto il problema, ed io voglio guidarvi per risolverlo.”

 

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