Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano, denuncia la difficile situazione in cui verserebbe l'Ente Manifestazioni Pescaresi, parlando di un “pignoramento presso terzi subito per 38mila euro”. E spiega: “Nella seduta consiliare del 29 febbraio scorso è stata fornita una versione delle condizioni economico-finanziarie dell’Ente Manifestazioni Pescaresi che sembrava da Eldorado della cultura. Subire un pignoramento significa che le casse sono vuote. Invece ci è stato detto, sempre in Consiglio comunale, che c’era un monitoraggio continuo da parte del Comune sull’EMP e che gli uffici “non hanno mai rappresentato criticità gestionali”. Vallo a sapere che dopo un mese esce fuori una criticità talmente tanto pesante da impedire all’EMP di ricevere pagamenti dal Comune. Quindi cosa accadrà per i finanziamenti per la stagione estiva?", si chiede Tiboni.
Questa la replica dell'assessore comunale alla cultura, Maria Rita Carota: "Il Comune verificherà con attenzione la situazione dell'Ente Manifestazioni Pescaresi, per quantificare con esattezza le somme dovute complessivamente dall'Emp in relazione al pagamento della Tari non ancora saldate. I primi accertamenti sono già partiti, a Palazzo di città, ed è emerso che si tratta di pendenze che risalgono a dieci anni fa, in quanto la prima annualità non saldata è quella relativa al 2014, all'epoca del precedente consiglio di amministrazione dell'Emp. E poi, ancora, risultano non versate le somme dovute per le annualità 2017 e 2018. Una questione, nata con le precedenti gestioni dell'Ente, che non è sfuggita ad Adriatica Risorse: questa realtà è chiamata alla riscossione del dovuto e anche in questo caso ha dimostrato di svolgere puntualmente la propria attività. "Solo il silenzio è grande" è una citazione che vale per tutti, in particolare per chi faceva parte del consiglio di amministrazione dell'Emp negli anni passati e quindi dovrebbe conoscere bene i dettagli della vicenda ma oggi, e non solo oggi, lancia allarmi continui: un "Al lupo Al lupo" quotidiano che rischia di diventare poco credibile".