Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Convivale AIC Regionale - Delegazione Pescara Aternum: "Ovini non solo arrosticini"

Giornata di studio regionale per le nove Delegazioni abruzzesi per parlare del cibo della tradizione abruzzese

Condividi su:

Da qualche anno, è invalsa la consuetudine, per tutte le nove Delegazioni abruzzesi dell’Accademia Italiana della Cucina, di dedicare un’attenzione particolare ad uno dei prodotti di eccellenza e degli ingredienti fondamentali del patrimonio gastronomico regionale.

Nell’ambito della Giornata di Studio Regionale, promossa dal Coordinamento Territoriale d’Abruzzo, quest’anno il tema affonda le radici nella storia della transumanza fra la Puglia e l'Abruzzo: Ovini d’Abruzzo, non solo arrosticini

I piccoli ruminanti, gli ovini e i caprini, erano già presenti, tra 10.000 e l’8.000 a.C., in Medio Oriente nelle steppe della Mezzaluna fertile, e, attualmente, fanno parte delle greggi che pascolano in Abruzzo e forniscono prodotti importanti della tradizione culinaria e della trasformazione alimentare e tessile. 

Il Delegato dott. Giuseppe Di Giovacchino, della Delegazione Pescara Aternum, nel presentare il tema della serata ha detto: 

“Questa sera, nell’ambito della Giornata di Studio regionale, promossa dal Coordinamento Territoriale d’Abruzzo dell’Accademia Italiana della Cucina, si tiene la cena ecumenica territoriale, vale a dire che oggi, alla stessa ora, le 9 Delegazioni abruzzesi si riuniscono per degustare tutti insieme, anche se a distanza, un prodotto tipico del territorio, identitario per l’Abruzzo, che racconta la sua storia e le sue tradizioni agro-pastorali secolari. Avremo quest’anno, quale tema intrigante, che affonda le radici nella storia della transumanza fra la Puglia e l'Abruzzo, Ovini d’Abruzzo, non solo arrosticini. Nostra precisa intenzione è quella di mettere al centro della riflessione accademica i prodotti che rappresentano l’identità stessa dell’Abruzzo a tavola, esaminando i profondi legami culturali che hanno sviluppato nei secoli in ogni zona della nostra Regione, così ricca di sapori e profumi che rimandano all’attività pastorale”.

Simposiarca della cena conviviale l’ing Davide Savini e relatore, quale esperto della materia, il Cav. Roberto Di Domenico, fondatore e presidente di Spiedì azienda leader di settore in campo nazionale.

Molti gli ospiti presenti per l’importante evento che si è tenuto presso il ristorante La Gallina Agriturismo in Pianella (PE) 

Il Delegato Di Giovacchino, prima di dare la parola al relatore della serata, ha parlato del menu organizzato:

“Per la cena è stato previsto un menu coerente con il tema dell’evento, reso piacevole e gustoso dalla brigata di cucina, guidata dallo Chef Fernando che ha conservato sempre il legame con le tradizioni culinarie di Pianella con proposte di piatti semplici, ispirati ad antiche ricette anche non scritte, ricche di sapori veri e concreti, fondate su esempi e praticità, rispettando la stagionalità. Lo Chef Fernando è rimasto nei luoghi natii e si è fatto conoscere come il cuoco de Il Vecchio Silos, ristorante tradizionale, che ha gestito per oltre 24 anni durante i quali ha dimostrato di saper conservare l’equilibrio tra lavoro e piacere nell’arte culinaria. La realizzazione di questa fattoria agricola che sorge su un appezzamento di terreno, denominato “la gallène” o La Gallina, già coltivato storicamente dalla famiglia, segna un’ulteriore crescita. Questa è la casa di “Valent” in cui papà Lando ha lasciato saggi insegnamenti, il mangiar bene e con garbo aiuta a conservare la salubrità nel vivere quotidiano”.

Dopo i saluti agli ospiti presenti, la parola è passata al relatore l’imprenditore Roberto Di Domenico che ha parlato della Storia dell’ovino e dell’arrosticino

La storia dell’Abruzzo si identifica con la storia dei pastori grazie anche ai poeti e scrittori e pittori che tra fine dell’0ttocento e l’inizio del novecento hanno esaltato la cultura pastorale della Regione.

L’ovino è stato sempre presente nell’economia agricola della Regione ed ha rappresentato una fonte preziosa alimentare e di trasformazione del latte e della lana. 

Durante il medioevo l’allevamento degli ovini si sviluppò moltissimo e nacquero le prime fiere e mercati dedicati alla vendita degli animali e dei loro prodotti.

La vera organizzazione si ebbe con la transumanza con regolamenti e leggi che garantivano i pastori che percorrevano le vie chiamate tratturi portando animali e prodotti in tutta Italia.

Nei secoli questa attività non si è mai persa in quanto i preziosi animali hanno sempre fornito cibo e prodotti della trasformazione alimentare e tessile.

Tipici prodotti sono i formaggi, come il pecorino gustabile nelle sue varie produzioni sia fresco sia stagionato, e nella tradizione secolare, che oggi travalica nazioni e stati, il famoso arrosticino.

Il termine "arrosticino" deriva dal verbo "arrostire", tradizionalmente, gli arrosticini vengono cotti su una griglia di carbone spesso accompagnati da pane casereccio e vino rosso locale.

In conclusione ha detto Di Domenico:

” …l'ovino e l'arrosticino non sono solo una fonte di nutrimento, ma rappresentano anche una parte fondamentale della cultura abruzzese. La loro storia è intrecciata con le tradizioni, le pratiche agricole e i legami sociali della comunità. Promuovere e preservare queste tradizioni è essenziale per mantenere viva l'identità culturale della Regione. Le pratiche di transumanza, che prevedono il movimento dei greggi tra pascoli estivi e invernali, sono state riconosciute come patrimonio culturale immateriale dall'UNESCO. Inoltre, le feste popolari e le sagre dedicate ai prodotti ovini, come il PecorinoFestival, celebrano questa tradizione, promuovendo la valorizzazione e la preservazione delle tecniche di allevamento e della produzione casearia. La storia dell'ovino in Abruzzo è dunque una testimonianza della resilienza e della ricchezza culturale della Regione, riflettendo un legame profondo tra gli abitanti e il loro territorio”.

I piatti sono stati preparati e serviti ai commensali previa la descrizione fatta dal simposiarca che ha spiegato ed illustrato l’intero menu.

Il menu per rispettare pienamente la tradizione abruzzese è stato scritto in vernacolo anche con la descrizione dei vini cerasuolo delle Terre Vestine della cantina Lampado di Tommaso Patricelli.

Direttrice di Sala Elisabetta Chiappini e chef, con la sua Brigata di Cucina, Fernando Chiappini.

Condividi su:

Seguici su Facebook