L'amore per la propria città e la volontà di non arrendersi mai. Sono questi i motivi che hanno spinto Stefano Caposano, un pescarese come tanti, a cimentarsi con il lavoro artigianale della riprodurzione di trabocchi in miniatura con il legno. Stefano, grande appassionato di mare, ci racconta la sua storia.
D: Quando e come è nata la tua passione per il mare e di conseguenza quella per i trabocchi?
R: "La passione per il mare, essendo di Pescara quindi vivendo in una città marina, è nata da piccolo. Sono sempre stato un'amante del mare, con mio padre andavo a pesca sul molo, e già in quel frangente ero affascinato da queste costruzioni, i trabocchi appunto. La riproduzione in miniatura è iniziata circa un anno fa, per caso, in un momento non positivo per me perchè non stavo lavorando e passeggiando in riva al mare con mio figlio Federico, iniziammo a raccogliere vari legni e decidemmo insieme di costruire un trabocco per noi, da tenere esposto in casa.  Dopo il primo, rimanemmo soddisfatti e mano mano ho continuato a portare avanti questo hobby costruendone altri."
D: Ci sono tecniche particolari che usi per la lavorazione e realizzazione di queste fantastiche sculture in miniatura?
R:"No, ogni trabocco è a sè stante, non ci sono tecniche particolari che si ripetono. Ogni scultura è unica e non ce ne sono due uguali, il materiale usato è il legno, ma anche in quel caso ci sono vari tipi di legno, in base al legno si crea la scultura. Sono legni particolari, con diverse forme e levigati dal mare, sono tutti pezzi unici."
D: Dopo l'esposizione delle tue opere al festival del benessere, "C'era una volta", hai in programma altre mostre?
R: Si certo, prima di "C'era una volta", ho fatto già altre mostre a livello meno mediatico, quindi minori. Con l'opportunità di esporre al Festival verrò conosciuto e notato sicuramente da più persone. Mi piacerebbe esporre ancora a Pescara magari attraverso collaborazioni con il comune o in eventi particolari che si svolgono in città . Per me è motivo d'orgoglio esporre in città essendo di Pescara, se dovesse prospettarsi una mostra fuori città o Regione l'accetterei altrettanto volentieri di buon grado."
D: Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
R: Sicuramente fare altre mostre e anche vendere le mie creazioni. Ho già venduto a qualcuno i miei lavori, qualche trabocco. Ma l'obiettivo principale è tramandare, far conoscere la tradizione e la storia della nostra città e dell'Abruzzo affinchè non venga persa e dimenticata: una tradizione decennale quella della pesca sui trabocchi. E' bello mostrarla in giro alle nuove generazioni, ragazzi e bambini."
D: Che messaggio o consiglio ti senti di lanciare a coloro che vogliono intraprendere un hobby, seppur particolare?
R: "Come accennavo in apertura io ho iniziato in un momento non facile della mia vita, quando ero in difficoltà per via della mancanza del lavoro. In quei mesi in cui sono stato fermo non mi sono però abbattuto e ho iniziato a creare qualcosa, un passatempo diciamo e piano piano alla fine, si sta rivelando proficuo in quanto mi sta dando tante soddisfazioni. Ecco: non abbattersi mai, creare sempre qualcosa di nuovo e non stare mai fermi."