Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il contrabbassista Christian McBride rende omaggio a Ray Brown nel secondo concerto di Jazz 'n Fall

Appuntamento lunedì 4 novembre alle ore 21 nel teatro Massimo

Redazione
Condividi su:

Lunedì 4 novembre alle ore 21 la 24esima edizione di Jazz’n Fall prosegue con il concerto di uno dei protagonisti assoluti della scena odierna del jazz, vale a dire Christian McBride. Il celebre contrabbassista statunitense si esibirà in trio al teatro Massimo insieme a due tra i musicisti tra i più interessanti del panorama attuale come il pianista Benny Green e il batterista Greg Hutchinson. I tre musicisti saranno impegnati in un programma concentrato sulla figura di Ray Brown, uno dei protagonisti più significativi della storia del contrabbasso nel jazz, suonando insieme, tra gli altri, di Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie e Charlie Parker. 

Jazz'n Fall ritorna quest'anno con un programma vasto e articolato per un'edizione spettacolare che si concluderà il 22 novembre. Cinque appuntamenti di altissimo profilo nei quali si intrecciano tradizione e attualità del jazz, con alcuni dei protagonisti più importanti e significativi del panorama internazionale ed italiano. Il trio formato da Christian McBride, Benny Green e Greg Hutchinson rappresenta l'incontro tra tre personalità musicali di altissimo profilo, ciascuno a propria volta leader di formazioni di spessore: tre musicisti che abbiamo ascoltato al fianco dei grandi maestri del jazz e che da questi hanno raccolto il testimone con attitudine personale e propositiva. 

Christian McBride si concentra sulla musica e sulla figura artistica di Ray Brown trovando una sintesi tra l’approccio classico del piano trio e la sua forte personalità musicale. Una traiettoria rivolta a trovare agganci tra passato e presente per proiettare verso il futuro ​ alcuni degli elementi centrali del jazz. Ray Brown è stato protagonista di una carriera fondamentale nella storia del jazz, al fianco di uno spettro estremamente ampio di musicisti che va dai mostri sacri agli alfieri del be-bop e ai grandi direttori d’orchestra, un percorso che si è aperto infine, con la fortunata serie di dischi “Some of my best friends are...”, ai musicisti delle generazioni successive come Roy Hargrove, Joshua Redman, Nicholas Payton, Ulf Wakenius, il nostro Dado Moroni e, appunto, Benny Green e Gregory Hutchinson che ritroviamo al fianco di Christian McBride. 

Un testimone raccolto in maniera naturale da McBride che, dal canto suo, ha suonato con i grandi maestri venuti alla ribalta a partire dagli anni Sessanta, con lo stesso Ray Brown e con i grandi nomi della musica internazionale come Sting, James Brown, Paul McCartney, The Roots e Queen Latifah. Percorsi, collaborazioni, idee e intuizioni che, oltre a certificare il valore di entrambi i contrabbassisti, stabiliscono un filo unitario, utile per far evolvere i linguaggi del jazz verso nuove possibilità espressive.

Condividi su:

Seguici su Facebook