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Una Primavera per la Democrazia e i Diritti

Assemblea Pubblica per promuovere la campagna referendaria contro l'Italicum

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Con l’abolizione del Senato viene meno un contrappeso, un controllo sull’azione di Governo – con queste parole, connotate da un misto di rabbia e preoccupazione, l’Avvocato Franco Sabatini, professore di Diritto del Lavoro dell’Università G. D’Annunzio, ha aperto i lavori dell’Assemblea Pubblica “Una Primavera per la Democrazia e i Diritti” svoltasi nella serata di ieri, mercoledì 13 aprile, presso l’Aula consiliare del Comune di Pescara.

Si tende sempre più ad accentrare il potere verso l’alto mentre i cittadini si dovrebbero dotare della cosiddetta “massa critica”, in altre parole di una serie di apparati politici per impedire e prevenire qualsiasi tentazione di pratiche autoritarie – ha proseguito Sabatini, prima di passare la parola al Professor Francesco Bilancia, ordinario di Diritto Costituzionale della D’Annunzio. Quest’ultimo, citando lo storico antifascista Gaetano Salvemini, ha (ri)affermato che certi Governi, intenzionati a iniziare una sorta di dittatura, sono soliti mettere mano proprio alle riforme elettorali e legislative.

Si riducono, a mano a mano, le possibilità partecipative dei cittadini, instaurando un conflitto fra Governo e Costituzione – con queste parole, Bilancia ha introdotto una lunga dissertazione per spiegare esattamente cosa accadrà a seguito delle riforme in itinere. Le nuove proposte di modifiche costituzionali che entro il prossimo autunno i cittadini saranno chiamati a votare, insieme alla nuova legge elettorale, il cosiddetto “Italicum”, rappresenterebbero una vera e propria “DeCostituzione”, uno scempio del frutto della lotta di Liberazione contro il nazifascismo.

Al termine della lettura delle riforme proposte dal Governo Renzi, su sollecitazione del pubblico presente che, a gran voce, ha chiesto con quali armi, oltre alla raccolta di firme referendarie, ci si può e deve difendere da questi veri e propri attacchi incostituzionali, il Bilancia ha infine affermato che: bisognerebbe spiegare a tutti i cittadini, almeno quelli preoccupati del precipitare degli eventi, che a prescindere da chi siano i governanti, sarà sempre prioritario difendere a ogni costo la nostra Costituzione, che, nonostante tutto, fino a oggi ha garantito una Democrazia partecipativa, prescindendo, appunto, da chi ha detenuto il potere politico.

Dopo la chiusura dei lavori, in tanti hanno apposto le loro firme per i referendum abrogativi dell’Italicum, la cui campagna, da poco iniziata, è già in pieno fermento.  

 

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