Ancora slittamenti per La Grande Pescara, vista la presa di posizione espressa ieri da Sospiri & Co. in Consiglio Regionale che – come già fatto in precedenza in seno al Consiglio Comunale di Pescara - anziché chiedere una accelerazione dei tempi hanno preferito gettare la palla in avanti, chiedendo uno slittamento al 2024, vale a dire a 10 anni dal referendum che ha sancito la volontà popolare di fusione dei tre comuni.
Ma il piano del centro-destra abruzzese è fin troppo chiaro: prima ci si è del tutto disinteressati della questione e ora, nella imminenza delle elezioni, con il timore che la riduzione dei seggi possa determinare la mancata elezione dei molti degli stessi esponenti del CDX, questi preferiscono continuare a mantenere le proprie posizioni di privilegio. Dunque il centro-destra tiene famiglia e si oppone a che a partire dall'anno prossimo il numero dei consiglieri comunali dei tre Comuni sarà ridotto dagli attuali 72 a 24.
Da oggi, dunque, quel che resta del centro-destra regionale si pone quale nemico giurato della democrazia e del progetto de La Grande Pescara.
Non resta che fare appello al Partito Democratico, al Movimento 5 Stelle ed a tutte le forze che hanno a cuore il rispetto della volontà popolare affinché, finalmente, nel 2019, a 5 anni dal referendum, la Grande Pescara possa a vedere la luce.