"Apprendiamo dalla stampa e non solo che a Pescara, ma non solo, all'inizio della stagione balneare, si cercano diverse figure professionali e lavorative come quelle di pizzaiolo, barista, cuochi, lavapiatti, solo per citarne alcuni. È una bella notizia perché vuol dire che l'economia sta ripartendo e che non è vero che non c'è lavoro, ma chi lavora deve però essere pagato adeguatamente".
Lo sostiene il capogruppo dell'Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che però spiega:
"Purtroppo per alcuni lavori ci troviamo di fronte a stipendi che non possono definirsi tali. È vero che esercenti, balneatori e ristoratori in generale hanno dovuto fare i conti e pagare più di altri le conseguenze della pandemia che ha messo letteralmente in ginocchio diverse attività , alcune delle quali stentano a ripartire, ma è altrettanto vero che questi lavoratori devono essere pagati come meritano. Ricevo quotidianamente persone che sono rimaste senza lavoro e che chiedono a gran voce una occupazione, ma se poi per dieci, dodici ore di lavoro ci si sente offrire 500, 600 euro, allora il discorso cambia. Fare il pizzaiolo, il barista, il cuoco o il lavapiatti non è cosa da poco. Parliamo di lavori stancanti e che devono poter avere un corrispettivo degno di questo nome. Se però chi offre lavoro, chi cerca determinate figure lavorative, poi vuole risparmiare e speculare, allora non va bene. Chi lavora deve ricevere uno stipendio adeguato e non elemosine. Dal sottoscritto - conclude Pignoli - ci sarà sempre il massimo appoggio a chi lavora onestamente".