Dopo le dimissioni del Premier Mario Draghi, che resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camera, chiudendo anticipatamente la Legislatura e chiamando gli italiani al voto il giorno 25 settembre.
In vista del voto ci saranno due sostanziali novità: la prima è che verranno eletti meno parlamentari (dagli attuali 945 saranno 400 per la Camera e 200 per il Senato); la seconda è che non ci sarà più la soglia dei 25 anni per partecipare alle elezioni del Senato.
Nonostante il Senato abbia votato la fiducia al Governo Draghi lo stesso Premier ha deciso comunque di lasciare la carica. Ieri, presso la Camera dei Deputati e sommerso di applausi e commozione, Draghi ha chiesto la sospensione della seduta per recarsi al Quirinale dal Capo dello Stato.
Mattarella ha accettato le dimissioni del Premier ma allo stesso tempo resterà in carica fino alla formazione del nuovo Governo. Nel pomeriggio il Capo dello Stato ha incontrato i Presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati. Queste le parole di Mattarella: “Come è stato ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di 70 giorni indicato dalla Costituzione. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se come in questo periodo davanti alle Camere vi sono importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione. La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto ieri è stato espresso al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive di dar vita ad una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere. Il Governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi ed i Ministri per l’impreso profuso in questi 18 mesi. E che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni incontra limitazione nella sua attività. Dispone comunque di elementi per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento di un nuovo Governo, che sarà determinato dal voto degli elettori.
Ho il dovere di sottolineare che il periodo che stiamo attraversando-continua Mattarella-non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economico-sociale e in particolare l’aumento dell’inflazione causata soprattutto dall’aumento dei costi dell’energia e dei prodotti alimentari comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese. Interventi indispensabili, dunque, per far fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli, indispensabili per contenere gli effetti della guerra delle Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese.
Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale. A queste esigenze si affianca, con importanza decisiva, quella dell’attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Ne può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tutt’ora pericolosamente diffusa. Per queste ragioni mi auguro che pur nell’intensa e a volte acuta dialettica nella campagna elettorale vi sia da tutti un contributo costruttivo riguarda gli aspetti che ho indicato nell’interesse superiore dell’Italia.”