“Gli errori del recente passato nell’introduzione della raccolta porta a porta a Portanuova non hanno insegnato nulla a Masci, così come la bocciatura elettorale dell’ex assessore Del Trecco, che ha pagato 5 anni di errori su questo tema, non ha fatto ravvedere la nuova amministrazione appena insediata dal proseguire in una scelta che ha creato solo disagi a cittadini e imprese”. Questo il commento del capogruppo M5S Paolo Sola, all’indomani dell’annuncio da parte di Ambiente SpA della rimozione di 40 cassonetti nella zona di Portanuova Ovest con la conseguente estensione del “porta a porta” in tutto il quartiere, prima dell’arrivo in centro previsto nelle prossime settimane.
“Durante i mesi scorsi i residenti delle altre zone di Portanuova già raggiunte dal servizio hanno espresso ripetutamente il loro malcontento per i ritardi nella comunicazione, l'accumulo di rifiuti nelle strade, davanti ad attività commerciali con clienti che mangiano all’aperto nei parklet - prosegue Sola - senza parlare dell'insufficienza di spazi idonei per lo stoccaggio temporaneo dei mastelli per le utenze domestiche così come dei bidoni per i locali, costretti sistematicamente a tenerli all’esterno per la mancanza di soluzioni interne. Nonostante queste problematiche siano state ampiamente documentate e segnalate, la governance di Ambiente SpA e l’amministrazione comunale hanno scelto di ignorare le criticità, proseguendo con l'estensione di un sistema che non risponde alle esigenze della popolazione e alle caratteristiche del quartiere Portanuova. Una zona che - aggiunge Sola - con la sua alta densità abitativa è assolutamente inadatta ad un sistema spinto di raccolta porta a porta, costringendo i cittadini a scene già viste nei mesi scorsi, con sacchi e mastelli ammassati fuori dalle uscite dei portoni di grandi condomini, esposti agli effetti del vento e delle intemperie, generando degrado urbano e maggiori costi di raccolta. Un sistema che, infatti, oltre ad amplificare i disagi, porterà anche a una stangata sulla tassa dei rifiuti a carico dei cittadini”.
Il riferimento è a quanto già previsto nel PEF (Piano Economico Finanziario) della TARI per l’anno 2025, che registrerà un aumento di 600mila euro per l’estensione a tutta la città del servizio di raccolta porta a porta.
“È necessario rivedere urgentemente la pianificazione del servizio di raccolta differenziata tenendo conto delle diverse esigenze e caratteristiche di ogni quartiere – conclude Paolo Sola – nelle zone con una densità urbana più bassa il porta a porta spinto ha mostrato le sue potenzialità, ma in quartieri come il centro o Portanuova solo la raccolta di prossimità con sistemi intelligenti, come a Lucca o a Bologna, può cogliere l’obiettivo di aumentare la percentuale di differenziata senza incidere negativamente sulla qualità della vita dei cittadini. In ogni caso, la vera differenza la fanno sempre la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini, cose che con il centrodestra a Pescara sono sempre mancate”.