“Si prospetta un rientro a scuola all'interno dell'incertezza a Pescara e nel resto della Regione Abruzzo. La lista di attesa per accedere alle strutture pubbliche del territorio, o in alternativa a uno dei nidi privati convenzionati, è arrivata a quota 120 bambini. E soprattutto, nel 2024/25 il Comune di Pescara non potrà concedere alle famiglie contributi per la frequenza dei nidi. Infatti, con la convenzione approvata dalla Regione Abruzzo con determina n° 232 del 12 luglio 2023, per la prima volta i 24 Ambiti distrettuali sociali della nostra Regione rischiano di dover restituire le risorse e a nulla varrà la proroga che c'è stata fino al 31 ottobre”. Lo denunciano il vice presidente del consiglio regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali Pd Giovanni Di Iacovo, Michela Di Stefano, Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli.
“La Regione Abruzzo - aggiungono - ha cofinanziato con il 25% la dotazione di 1.188.000 euro dallo Stato nell'ambito del Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini fino a 6 anni con fondi comunitari, e ciò ha generato il divieto del doppio finanziamento ai sensi dell'art. 63 del regolamento Europeo n° 1060/2021, tanto che le domande arrivate ai vari Enti capofila si contano sulle dita di una mano nell'ambito di Pescara, idem per quello di Manoppello, Spoltore e per tutti gli altri 24 della Regione Abruzzo. Il motivo è semplice. Il Comune finanziava per intero le strutture che accoglievano i bambini e le bambine delle famiglie aventi diritto e non rientrate negli asili pubblici comunali. Le famiglie in lista d'attesa accedevano così ai nidi privati convenzionati alle stesse tariffe di quelli comunali”.
Tuttavia, “con l'avviso tipo emanato dalla Regione e recepito obbligatoriamente dal Comune di Pescara e dagli altri Ecad, è nato il caos. Vigendo il divieto di ricevere un doppio finanziamento per la stessa misura, visto che un altissimo numero di famiglie ottiene - a seconda dell'Isee - la contribuzione della retta dal bonus asilo Inps, la maggior parte delle famiglie non potrà accedere a questi fondi. Questo significherà, soprattutto per quelle meno abbienti, dover far fronte da sole al resto della retta annuale, malgrado il finanziamento di 258.970,49 euro stanziato solo per l'ambito di Pescara. Una beffa bella e buona aver ricevuto i fondi e non poterli utilizzare, come si è sempre fatto, per una scelta incomprensibile della giunta Marsilio”.
E concludono: “Restano infine i problemi della scuola Michetti, ancora trasferita nell'angusto plesso di Villa Fabio, quelli della scuola San Giovanni Bosco, e un grande punto interrogativo per cui sollecitiamo immediate risposte. Visto che siamo in piena crisi idrica, le scuole sono dotate di autoclave? E in caso affermativo, gli impianti sono operativi e revisionati per operare? Sappiamo tutti infatti che nessun asilo o scuola può restare aperto e in funzione senz'acqua. A noi risulta che ben 33 plessi su 55 non dispongono dell'autoclave. Siamo certi che le scuole potranno riaprire senza rischiare di restare senz'acqua? Crediamo che questa domanda sia comune a molte famiglie, e proprio per questo gradiremmo risposte certe”.