Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Nuovo parco Nord, Masci illustra in Commissione la proposta di delibera per la realizzazione

Soddisfazione al riguardo è stata espressa dal presidente della Commissione Ambiente e Parchi, Alessandro D'Alonzo

Redazione
Condividi su:

Ieri la Commissione Lavori Pubblici ha avuto come ospite il sindaco Carlo Masci, che ha illustrato la proposta di delibera per la realizzazione del nuovo parco Nord. Lunedì 4 novembre il documento approderà in consiglio comunale. Soddisfazione al riguardo è stata espressa dal presidente della Commissione Ambiente e Parchi, Alessandro D'Alonzo, che sui social scrive: 

"Con i fondi FSC si dà inizio alla creazione del secondo parco cittadino più grande di Pescara, 43.000 mq all’interno dei quali ci saranno aree giochi attrezzate e un laghetto artificiale. Finalmente dopo 40 anni ci sarà un nuovo polmone verde a disposizione della cittadinanza". 

Per i consiglieri della lista “Pettinari Sindaco”, Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo, sarà "molto importante una gestione seria, che valorizzi le emergenze naturalistiche che vi si trovano spontaneamente, come risultato di un processo evolutivo e naturale che gli conferisce immediatamente una valenza di educazione ambientale, peraltro già riconosciuta nel Piano Regolatore della città. Ad un occhio attento sono già presenti in loco specie protette, come il Verbasco del Gargano, tipica delle dune sabbiose stabili, ma anche specie rare come la Canna di Ravenna, che sopravvive in ambienti salmastri e dulciaquicoli, retrodunali. Insomma un ambiente prezioso, un piccolo ma significativo scrigno di biodiversità, che richiede una cura specifica e competente. Perché si possono fare i progetti più belli e ambiziosi del mondo ma se poi non si sanno gestire, con professionalità e capacità scientifiche, paradossalmente si producono settori urbani deteriorati e rovinati". 

Secondo Artese e Di Pillo si rischia "di creare ambienti frequentati da fauna e flora “sinantropiche”, ovvero globalizzate, come sono ad esempio i ratti, i gabbiani, le cornacchie oppure specie vegetali come la Parietaria o il Baciapiedi. Di solito queste situazioni comportano anche un successivo degrado sociale". Per tali ragioni “ci auguriamo che diventi davvero un luogo a servizio della collettività e non un’area danneggiata e mal gestita come è il caso della nostra Riserva Naturale Regionale Pineta dannunziana”, concludono i due consiglieri di opposizione.

Condividi su:

Seguici su Facebook