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Emp, possibili impatti negativi su Pescara Jazz e Funambolika?

Ecco cosa è emerso dalla Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal capogruppo M5S Paolo Sola

Redazione
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Questa mattina la Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal capogruppo M5S Paolo Sola, è tornata a riunirsi per fare il punto sulla situazione economica dell’Ente Manifestazioni Pescaresi (EMP) e sugli impatti che le fragilità economiche emerse nei mesi scorsi potrebbero avere sulle prossime edizioni di Pescara Jazz e Funambolika. L’incontro ha fatto emergere diversi aspetti che mettono a rischio l’organizzazione di questi due importanti eventi, alla luce delle recenti difficoltà finanziarie dell’ente, a cui si aggiunge la notizia di una drastica riduzione del contributo regionale per entrambe le manifestazioni, passato dai 75.000 euro a soli 7.000 euro. Questo taglio, unito alle problematiche economiche accumulate negli ultimi anni, impone una seria riflessione sulla sostenibilità delle prossime edizioni dei due più importanti eventi dell’EMP.

“In particolare per Funambolika – commenta Paolo Sola  dalle parole del direttore artistico, il dott. Raffaele De Ritis, è emerso il rischio di dover rinunciare al ‘Gran Gala du Cirque’, una decisione che nascerebbe dalla necessità di ottimizzare i costi e dalla persistente indisponibilità del Teatro D’Annunzio, che limita le opzioni logistiche. Una prospettiva che rappresenterebbe un grave danno per la manifestazione, mutilata del suo momento culminante, e di conseguenza per l’intera città. Sul fronte del Pescara Jazz, si è discusso della possibilità di diluire l’evento ed estenderlo anche ai mesi invernali, con un’edizione speciale da ospitare all’interno dell’Auditorium Flaiano. Tuttavia questa ipotesi lascia qualche perplessità – prosegue Sola - poiché proprio la gestione dell’Auditorium rappresenta un onere finanziario significativo per l’EMP, con costi energetici e di gestione esorbitanti, che solo nel 2024 hanno superato 95.000 euro, incompatibili con l’attuale situazione di fragilità ed incertezza. In questo contesto, appare discutibile la scelta di mantenere la gestione della struttura invece di procedere alla risoluzione della convenzione con il Comune, nell’ottica di un contenimento delle spese. Il dubbio emerso in Commissione è che l’idea di un Pescara Jazz invernale possa rispondere più alla necessità di giustificare il mantenimento dell’Auditorium che a una reale esigenza artistica”.

Le incertezze non riguardano solo gli eventi futuri, ma anche la gestione economico-finanziaria dell’ente. “Dopo cinque mesi – prosegue Sola - il piano di rientro per sanare la situazione debitoria non è ancora stato presentato, e restano molte domande aperte su consulenze, debiti pregressi, accordi con i creditori e crediti da riscuotere. L’assenza di una strategia chiara rischia di compromettere non solo la programmazione 2025, ma anche la sostenibilità dell’ente nel lungo periodo. Ed è per questo che la Commissione tornerà a riunirsi nelle prossime settimane con l’Amministratore Unico, Angelo Valori, per fare il punto su un piano che – conclude Paolo Sola - dovrà non solo garantire la copertura delle spese in sospeso, ma anche assicurare la stabilità economica necessaria per lo svolgimento delle future manifestazioni senza ricorrere a soluzioni finanziarie che possano generare nuovi debiti”.

La situazione dell’Ente Manifestazioni Pescaresi resta quindi sotto stretto monitoraggio, e nei prossimi incontri verranno valutate le possibili soluzioni per salvaguardare il prestigio e la continuità di eventi culturali fondamentali per la città di Pescara.

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