"In Abruzzo con l'aumento che farà la Giunta, forse lunedì, ci sarà la tassazione più alta d'Italia per il buco della sanità rispetto alla qualità dei servizi che emerge dalla classifica dei livelli essenziali di assistenza che vede la regione negli ultimi tre posti". Così il capogruppo del Pd nel consiglio regionale abruzzese, Silvio Paolucci, facendo il punto sulla decisione della maggioranza di centrodestra di aumentare le tasse per coprire il buco nella sanità .
Paolucci, assessore regionale alla sanità fino al 2018, con il quale nel 2017 la Regione è uscita dal commissariamento decennale, interviene il giorno dopo l'aggressione verbale di cui si è reso responsabile il presidente, Marco Marsilio, di FdI, ai danni del consigliere della Lega, Carla Mannetti, rea di aver rilasciato un'intervista alla TgR Abruzzo nella quale si è schierata contro l'aumento delle tasse.
"Sulla sanità vige il ricatto di Marsilio verso l'Abruzzo e automaticamente verso i suoi consiglieri. Tutto ciò perché ha negato la verità sui conti deve poi mettere il bavaglio alla sua maggioranza. La caduta di stile su Carla Mannetti? Incommentabile nell'ambito delle enormi frizioni in seno alla maggioranza, una vera e propria follia".
Paolucci entra nel merito delle conseguenze dalla tassazione che porterà un aumento di oltre mille euro all'anno per i redditi sopra i 28 mila euro: "In merito all'aumento delle tasse annunciato a mezzo stampa dal presidente Marsilio per coprire le voragini causate dal suo governo nella sanità regionale, l'ipotesi più accreditata prevede la conferma dell'aliquota IRPEF a 1,73 per cento per il primo scaglione perché già al massimo, cioè i redditi fino a 28mila, ma per il secondo e terzo scaglione (cioè da 28mila a 50mila e oltre i 50mila) si passa a 2,63 e si arriva a 3,33 per cento, con aumenti che arrivano fino a 84 euro al mese. Lenti e inerti quando si tratta di dare prestazioni e servizi alla comunità , svelti e intransigenti quando invece si taglia o si prende agli abruzzesi", conclude l'esponente del Pd.