"Accertare se sia o meno configurabile un'eventuale responsabilità amministrativa per le condotte assunte, tenuto conto del pubblico interesse e dei criteri legali e giuridici informatori dell'agere pubblico dettati dall'art. 97 Cost., quali quelli di economicità , di efficienza e di buon andamento". E' quanto chiede il consigliere comunale Domenico Pettinari in un esposto alla Procura della Corte dei Conti sui fatti della "movida" di Pescara e, in particolare, sulla vicenda del risarcimento danni che il Comune deve pagare ad un gruppo di cittadini.
Nel corso di una conferenza stampa finalizzata ad illustrare l'esposto, Pettinari ricorda che un gruppo di cittadini del distretto food and beverage di piazza Muzii nel 2022 ha presentato un ricorso contro il Comune per il risarcimento del danno subito, tra il 2016 e il 2021, "derivante dall'omessa adozione di provvedimenti idonei ad eliminare il sistematico superamento nell'area di residenza dei ricorrenti dei limiti di inquinamento acustico previsti ex lege". Nel 2024 il tribunale di Pescara ha condannato il Comune al pagamento di 367.252 euro in favore dei ricorrenti, per il risarcimento dei danni subiti.
"L'amministrazione comunale - aggiunge Pettinari - al fine di provvedere a reperire le risorse, ha approvato la variazione urgente al bilancio 2025 - 2027 prelevando la somma occorrente dai capitoli di spesa destinati alla 'Manutenzione straordinaria marciapiedi - Accordo Quadro', per euro 300.000 e alla 'Manutenzione straordinaria parchi e verde urbano', per la restante somma pari ad euro 67.252. Il Consiglio comunale, nella seduta del 28 febbraio, ha adottato le deliberazioni con cui ha approvato il riconoscimento del debito fuori bilancio. I cittadini tutti , per il tramite delle casse comunali, sono stati chiamati a pagare una somma derivante dalla incapacità delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni in esame di mettere in atto misure atte a prevenire il danno e quindi la sentenza di condanna".
"Se le amministrazioni comunali avessero adottato misure di contenimento per insonorizzare i luoghi - conclude il consigliere comunale - molto probabilmente avremmo evitato i conflitti tra residenti e commercianti e quindi i ricorsi e il successivo risarcimento".