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“Quale Europa?”, confronto promosso dai Giovani Democratici e dal Circolo Pd Castellammare

Si è voluto riflettere sulle sfide geopolitiche, economiche e democratiche che l'Ue si trova ad affrontare

Redazione
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Sabato scorso, nel Circolo Arci Free Land, si è svolta l'iniziativa "Quale Europa?", organizzata dai Giovani Democratici della provincia di Pescara insieme al Circolo Pd Castellammare, con l'obiettivo di riflettere sulle sfide geopolitiche, economiche e democratiche che l'Unione Europea si trova ad affrontare in vista delle prossime elezioni europee.

L'iniziativa è stata aperta da Alessandro Capodicasa (foto), segretario del Circolo Pd Castellammare, ed è stata moderata da Silvia Sbaraglia, segretaria provinciale dei Giovani Democratici di Pescara. Ai lavori hanno preso parte Matteo Bollini (Giovani Democratici), Carola Mantini (avvocata e analista), Lorenza Paolini (analista geopolitica) e l'on. Luciano D'Alfonso, deputato. Era presente anche Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici.

Nel suo intervento, Silvia Sbaraglia ha ricordato come "siamo nel mezzo di una transizione geopolitica profonda, che segna la fine di molte certezze e l'emergere di nuove sfide, cose che possiamo ben vedere nel riassetto globale dei poteri, nella ridefinizione delle alleanze, ma anche nella crescente pressione su democrazie come la nostra". Sottolineando il senso dell'iniziativa, ha aggiunto:

"Abbiamo voluto intitolare questo evento 'Quale Europa?' proprio perché, in questo momento storico, sarebbe bene porsi questa domanda, ma soprattutto darsi una risposta che sia in grado di unire la storia, il passato e la sua evoluzione odierna".

Lorenza Paolini ha evidenziato il disimpegno degli Stati Uniti dallo scenario europeo e il riavvicinamento con la Russia, sottolineando come questo contesto stia favorendo dinamiche di riarmo: dalla Polonia, sempre più proiettata in una dimensione militare, alla Francia e alla Germania, che stanno aumentando gli investimenti nella difesa. Matteo Bollini ha tracciato un confronto tra l'Europa delle origini e quella odierna, denunciando la perdita di visione e di coesione del progetto europeo: 

"Dobbiamo ritrovare i valori fondativi dell'Unione, quelli che l'hanno resa uno spazio di pace, diritti e progresso, oggi sempre più messi in discussione".

Carola Mantini ha invece posto l'attenzione sulla ridefinizione degli equilibri globali, sottolineando come, mentre Russia e Stati Uniti abbiano avviato un dialogo, l'Europa non abbia ancora individuato una linea chiara nei confronti della Cina: 

"I dazi porteranno la Cina a un'ulteriore chiusura, spinta da logiche protezionistiche ma giustificata, nella loro visione, dallo spirito del bene comune".

A chiudere i lavori è stato Claudio Mastrangelo, membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico, che ha ringraziato i promotori per aver riportato il dibattito sull'Europa al centro del confronto politico:

"È fondamentale che la giovanile e il Partito discutano dell'Europa che vogliamo. Un'Europa sociale, solidale, politica, come indicato dalla segretaria Elly Schlein. Alcune recenti prese di posizione di europarlamentari del nostro stesso partito vanno in direzione contraria: bisogna costruire l'Europa politica, il riarmo delle nazioni è una scorciatoia pericolosa e inutile".

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